Il FT candida Draghi alle Generali

“Potrebbe Mario Draghi essere la polizza assicurativa di Generali?”, con questo titolo il lungo editoriale del FT ripercorre le varie indiscrezioni che si sono succedute in merito ai vertici del Leone di Trieste: “considerato che siamo in Italia”, si legge, “i risultati ottenuti dall’attuale management sotto la guida del veterano presidente Antoine Bernheim non verranno presi in considerazione”.

Il quotidiano londinese parla della possibile nomina di Cesare Geronzi, ma sottolinea come il finanziere francese Vincent Bolloré, amico di Berheim, potrebbe opporsi alla manovra, come d’altronde Dieter Rample, presidente di Unicredit, “la banca italiana che si dice essere preoccupata per un possibile passaggio di Geronzi a Trieste” e che mira ad evitare ogni forma di instabilità a Piazzetta Cuccia.
“Questi due non sono soli”, aggiunge il Ft, che fra quelli che potrebbero avere voce in capitolo inserisce anche il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, poiché “apprezza la stabilità che ha caratterizzato l’attuale management di Generali durante la crisi”, mentre “é preoccupato che Mediobanca passi più tempo a pensare Generali e non a definire un modello industriale per il suo business bancario”, afferma il quotidiano.

Secondo il Financial Times, quindi, da questa situazione potrebbe scaturire che Bernheim “e il suo team vengano confermati”, anche se questa “rielezione potrebbe includere un accordo in base al quale, in qualche momento durante il mandato, Bernheim si faccia da parte per un nuovo presidente con uno status ed una reputazione adeguata ad una delle maggiori società italiane”.
L’editoriale si conclude affermando che “se dovesse fallire nel suo tentativo di diventare il prossimo governatore della Bce, Mario Draghi, sarebbe la scelta giusta per il ruolo, visto che è il candidato che molti, fra cui Tremonti e Bernheim, non avrebbero difficoltà ad appoggiare”.

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