BSI, ruba lo staff asiatico a RBS

BSI, la banca privata svizzera, che dal 1998 fa parte del Gruppo Generali, ha assunto più di 100 dipendenti dall’ufficio di Singapore di RBS Coutts, all’interno di una delle più grandi cessioni tra industrie rivali.
Lo scorso ottobre il Financial Times ha rivelato che più di 70 dipendenti della RBS Coutts, il braccio internazionale della banca privata britannica, se n’erano andati, eppure la loro destinazione restava ancora ignota.
Poi Hanspeter Brunner, capo esecutivo di BSI Asia, ha ammesso di aver rafforzato i suoi 30 uffici di Singapore più operativi con 180 nuove reclute nelle ultime settimane, più della metà delle quali avevano precedentemente lavorato per RBS.
“Abbiamo attratto i grandi talenti in BSI e non abbiamo ancora finito”, ha minacciato sulle pagine del FT nel suo primo commento pubblico da quando è entrato a far parte di BSI.
Questa politica di assunzioni massicce è da intendersi all’interno di un piano ambizioso che punta a catapultare BSI, appartenente a Generali, nella top 10 delle private banks asiatiche, e triplicare i fondi regionali gestiti a 9 miliardi di dollari entro il 2015.
Le istituzioni finanziarie globali si stanno arrabattando per rafforzare la loro presenza nel private banking asiatico, e accaparrarsi una fetta del benessere generato nella regione.
Mentre una larga parte delle private banks sta cambiando dipendenti secondo una routine consolidata, specialmente in Asia, gli esponenti del settore hanno fatto notare come sia raro perdere una così consistente parte dello staff a favore di un rivale in un periodo così breve.
Le manovre del comparto sono ora sensibili a causa del potenziale a disposizione dei clienti di seguire le relazioni tra i management e valutare il benessere delle società.

L’assunzione dalla RBS comprende circa 25 manager chiave e più o meno 75 membri dello staff di supporto, alcuni dei quali hanno costruito business private assai lucrativi con ricchi proprietari Indiani e Indonesiani.
La RBS Coutts ha promesso di rinsaldare ed espandere la loro operatività regionale. Mr. Brunner ha dichiarato che la prima fase dell’espansione regionale della BSI si concentrerà sui non residenti Indiani e ricchi clienti del sud-est asiatico che preferiscono servirsi di Singapore come base di wealth management.
Brunner ha affermato che BSI è in fase di studio di un modello di business per espandere la sua impronta nel nord dell’Asia e a Hong Kong.
In ogni caso gli analisti credono che i players più piccoli come la BSI potrebbero avere dei problemi in Asia nella competizione contro le compagnie stabili come Citi o UBS.
“Dobbiamo provare ai clienti che abbiamo le qualità per rispondere alle loro esigenze”, ha sottolineato Mr. Brunner, “Il mercato è competitivo ma frammentato e noi abbiamo le risorse e l’impegno per instaurare una presenza a lungo termine”.
Alcuni gruppi si stanno espandendo attraverso acquisizioni o riallocazioni in Asia.
Ad Ottobre, l’Oversea-Chinese Banking Corp, il terzo più grande creditore di Singapore, ha acquistato dall’asset del private banking dell’olandese ING 1,46miliardi di dollari.
Nel frattempo, i vertici di JPMorgan Chase International private banking si è trasferita da New York ad Hong Kong.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!