Unicredit, 7 area manager per Profumo

Secondo indiscrezioni emerse nel corso del finesettimana, sono sette i manager responsabili di area che avranno il ruolo di giunzione operativa tra i vertici di Unicredit e le aree geografiche cui la banca offre copertura nazionale.
I nomi dei 7 manager coinvolti nella svolta organizzativa “One 4 C” intrapresa da Alessandro Profumo sono: Monica Cellerino, Vladimiro Rambaldi, Claudio Rigo, Rodolfo Ortolani, Antonio Muto, Alessandro Cataldo e Roberto Bertola.

Da piazza Cordusio non ci sono stati commenti ufficiali tuttavia, le informazioni riportate da Affari Italiani e basate su fonti vicine ai vertici dell’istituto, avrebbero confermato che sono questi i sette presidenti territoriali che avranno il compito di dialogare con tutti gli stakeholders della banca in Lombardia, Nord-Ovest, Nord-Est, Centro (Bologna), Centro-Sud1 (Roma), Centro-Sud2 (Napoli) e Sicilia.
 
Monica Cellerino, ex Cassa di Risparmio di Torino, sarà la responsabilità della Lombardia, mentre il Nord-Ovest piemontese sarà supervisionato da Vladimiro Rambaldi, oggi vicedirettore generale di Unicredit Private Banking.
Claudio Rigo avrà il Nord-Est mentre a Bologna dovrebbe andare Rodolfo Ortolani. A Roma Antonio Muto, ex Capitalia e Banca di Roma, sembra abbia avuto la meglio su Paolo Savona, presidente della Banca di Roma ed ex ministro nel governo Ciampi. Alessandro Cataldo sarà responsabile a Napoli mentre Roberto Bertola, piemontese dirottato da Profumo in Sicilia subito dopo la fusione con Capitalia, sarà il referente del Sud.

Queste informazioni dovrebbero essere ufficializzate domani, al termine del consiglio di amministrazione della banca, incontro che avrà il compito di approvare il bilancio e dare il via libera formale al progetto “banca unica”, che prevede la riorganizzazione dell’istituto.
Questo piano, tuttavia, sarà approvato definitivamente solo dal board che si terrà ad agosto, inaugurando così la stagione di fusione delle cinque banche controllate prevista per l’autunno, operazione efficace retroattivamente dal 1° gennaio 2010.

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