Bpm, sul gestito quote di mercato in crescita

Nuova partnership nella bancassurance entro l’anno, via libera ad un’eventuale ricapitalizzazione della controllata Cassa di Risparmio di Alessandria e “cautela” nella crescita per vie esterne. Dopo aver approvato i conti 2009 Bpm anticipa in conferenza stampa le linee guida per i prossimi mesi. E sulla vendita della cassa depositaria a Bnp Paribas annuncia: la plusvalenza sarà di 55 milioni di euro.

La Banca popolare di Milano, che alla fine dello scorso anno ha sciolto anticipatamente l’accordo in Bpm Vita, riacquistando il 51% detenuto da  Milano Assicurazioni, sta attendendo il via libera di Bankitalia e Isvap, che dovrebbe arrivare entro una ventina di giorni, per poi cominciare a vagliare le eventuali proposte. L’operazione sarà assistita da Mediobanca e Rotschild: “C’è molto interesse sia da parte di operatori italiani che stranieri – ha detto il cfo Fiorenzo Dalu – ma per il momento non abbiamo aperto nessuna trattativa. Entro la fine dell’anno contiamo di chiudere la vendita”. Quanto alla Cr Alessandria, ieri il Cda che si è riunito per approvare i conti ha disdetto il patto parasociale con la Fondazione, azionista della cassa al 20%. Questa mattina il quotidiano Milano Finanza ipotizzava la volontà dell’istituto di aumentare la propria partecipazione. L’obiettivo, ha precisato quest’oggi il presidente Massimo Ponzellini, è “rinegoziare il patto”, non escludendo “una qualche forma di ricapitalizzazione o di copertura delle perdite”. Sempre ieri il board ha dato mandato a Ponzellini e a Giorgio Benvenuto, presidente della Commissione soci, di elaborare un progetto di riforma dello statuto, così come richiesto da tempo da Bankitalia in merito al rafforzamento della partecipazione dei soci e in particolare, alla necessità di aumentare le deleghe di voto. Il tetto potrebbe essere alzato a tre (dalle attuali due) ma per una ridefinizione dello statuto in merito non c’è fretta: “Andiamo avanti – ha detto Ponzellini – ma con la necessaria prudenza, abbiamo tempo fino alle prossime elezioni, nel 2012”. Per il voto a distanza un primo test avverrà già con l’assemblea di aprile, quando l’istituto organizzerà delle assemblee “decentrate” a Roma, Bologna e Foggia, anche se i soci collegati a distanza non potranno partecipare alle votazioni prima delle modifiche allo statuto.

Per quanto riguarda i conti, Bpm ha chiuso l’anno con un utile in crescita del 37% a 103,6 milioni di euro, grazie al risultato della gestione operativa che ha raggiunto i 598,8 milioni di euro, in aumento del 12,6%. Bene anche i proventi operativi, cresciuti del 15,5% rispetto al 2008. L’istituto ha confermato il dividendo dello scorso anno, pari a 0,10 euro per azione. A fine 2009 il Core tier 1 di Pop Milano si attestava al 7,95%. Per i prossimi mesi è previsto però un indebolimento (pari a 26 punti base) del coefficiente di solidità, a causa delle operazioni da finalizzare entro l’anno: oltre la vendita di Banca depositaria (entro luglio), in programma ci sono l’acquisizione da Banco Popolare di una quota di Factorit e il riacquisto del 51% di Bpm Vita.

I risultati hanno beneficiato del buon andamento del risparmio gestito. Il quale, grazie al consolidamento di Anima e al contributo positivo della nuova anima Sgr (frutto della fusione con la società di gestione interna), ha aumentato la propria quota di mercato dal 2,28% al 4,15%. La raccolta netta è stata di 1,3 miliardi di euro (contro i -3 miliardi del 2008), quasi interamente realizzata nel secondo semestre, mentre i prodotti assicurativi hanno registrato una forte ripresa: a dicembre la raccolta premi è cresciuta a 11 milioni di euro, il livello più alto degli ultimi due anni. “Siamo molto contenti dell’andamento del risparmio gestito – ha detto il condirettore generale Enzo Chiesa – le sinergie ci sono e in estate rivedremo il catalogo prodotti”.

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