Popolari, tradizione e modernità

di Giuseppe De Lucia Lumeno

Nel corso del 2009 le Banche Popolari hanno potenziato l’impegno che storicamente le contraddistingue per mantenere vitale il tessuto produttivo delle economie locali, composto prevalentemente da piccole e medie imprese, messo a dura prova dalla crisi economica.
Un sostegno che nasce dallo stretto legame sviluppato nel corso degli anni con la clientela, e da una vicinanza alle diverse comunità locali confermato dall’ampliamento della presenza sul territorio attraverso l’apertura di 300 sportelli, per un totale di oltre 9.500 dipendenze, concentrate per oltre il 70% nelle aree in cui la realtà della piccola e media impresa è prevalente, per una quota di mercato complessiva salita così dal 27,6% al 28%. Una prossimità, inoltre, unica e indispensabile in quasi 1.000 comuni italiani, dove il solo sportello di riferimento è di una banca appartenente al Credito Popolare.
L’azione profusa dalle Banche Popolari a favore delle imprese, in particolare le PMI, e delle famiglie emerge chiaramente dalla dinamica del credito, cresciuto del 5% l’anno passato, malgrado la decisa contrazione della produzione industriale, e dall’andamento della provvista, aumentata del 10,7%, in particolare nella componente depositi (+17%).
Un presidio sempre più solido che ha portato a incrementare di tre punti percentuali la quota di mercato dei prestiti a PMI, arrivata al 26,3%, e che grazie al rapporto di fiducia costruito negli anni con la clientela, ha permesso in 18 mesi di aumentare di 500.000 unità (pari a circa il 6%) i rapporti in conto corrente, portando così il numero dei correntisti sopra quota 10 milioni. Tendenze che fanno ben sperare per l’avvio del 2010, e sottolineano, ancora una volta, il ruolo determinante che le relazioni di fiducia tra Banche Popolari e clientela, per la qualità e l’intensità raggiunte, stanno svolgendo per il superamento della crisi.
Le evidenze confermano la vocazione della categoria a svolgere con ancor maggiore incisività la tradizionale funzione di sostegno dell’economia, tanto più necessaria in momenti di crisi come quello attuale. I dati positivi invitano a riflettere sull’importanza dei principi e dei valori cardine quali solidarietà e sussidiarietà, che contraddistinguono da sempre il Credito Popolare, la cui applicazione risulta necessaria per infondere fiducia a tutti i soggetti economici e ad assicurare, attraverso la coesione fra banca e territorio, una spinta decisiva verso l’auspicata ripresa. Il mondo delle Banche Popolari si presenta, così, vitale e attivo nel sostenere le esigenze del territorio e nell’accompagnare passo dopo passo le comunità di riferimento lungo un sentiero di rinnovata crescita e stabilità.
I valori della sussidiarietà, all’origine del Credito Popolare costituiscono l’elemento principale per comprendere l’attualità del modello “Popolare” e la permanente vitalità dei principi di cooperazione, localismo e solidarietà attuati privilegiando come interlocutori di riguardo le PMI e le famiglie. Infatti il ponte di collegamento tra queste banche e la realtà economica e sociale non è solo rappresentato dalla costante messa in opera di questi principi ma da esempi concreti di attività sul territorio come lo sviluppo degli investimenti a favore delle energie rinnovabili, il supporto ai comparti agricoli e della piccola e media impresa, la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale.

L’articolo completo lo puoi trovare su Soldi,
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