Banca Unica e dossier Seb all’assemblea di Unicredit

Saranno mantenuti sia il marchio Unicredit Banca di Roma, che Unicredit Banco di Sicilia”. Alessandro Profumo, ad di Unicredit, tranquillizza così gli azionisti giunti quest’oggi all’assemblea annuale dell’istituto bancario. E aggiunge: ”non sposteremo la direzione da Milano a Roma”.

Alludendo anche alle preoccupazioni delle fondazioni azioniste, che con il progetto di Banca Unica temono un appiattimento delle esigenze territoriali, Profumo ha riconfermato le ragioni della sua scelta: ”avere una entità giuridica unica – ha sottolineato – è assolutamente rilevante per migliorare il servizio ai clienti”. L’alternativa sarebbe rifirmare “qualche centinaia di contratti”: ”Questi sono i motivi razionali fondamentali della nostra trasformazione – ha aggiunto – che non e’ un cambiamento di rotta”.

Questa mattina il Messaggero riportava che Unicredit sarebbe pronta a presentare un’offerta da circa 450 milioni di euro per 170 filiali tedesche di Seb per le quali è in gara anche il Santander. Il rumors non poteva non avere un’eco in assemblea, e alla richiesta di spiegazioni in merito da parte di un azionista, che chiedeva dettagli sui conti della banca tedesca, Profumo ha confermato l’interesse di Unicredit: “la due diligence – ha detto – viene effettuata con supporto di team interni, e advisor esterno. Inoltre, si richiede al venditore garanzie contrattuali”.

Quanto ad una possibile espansione del gruppo all’estero, e in particolare in Brasile, Profumo ha precisato che la crescita “è focalizzata nella Ue e nei Paesi limitrofi dell’Est”, escludendo quindi implicitamente un interesse a crescere in Brasile: “Come sapete noi abbiamo effettuato una scelta di focalizzazione su Paesi dell’Unione Europea e su Paesi limitrofi. Per quanto riguarda i ‘Bric’ (Brasile, Russia, India e Cina), abbiamo una buona presenza in continua crescita in Russia e questo rimane il focus fondamentale”.

Sui possibili effetti di Basilea 3, il numero uno di Piazza Cordusio ha detto di ritenere “adeguato” il patrimonio del gruppo anche con la nuova normativa: “Ad oggi – ha aggiunto – le problematiche connesse a Basilea 3 sono ancora ampie”. A questo proposito ha ricordato che le tasse pagate anticipatamente rappresentano una componente molto importante per le banche italiane. Oggi, ”pur condividendo la necessità di un miglioramento dei patrimoni delle banche, su alcuni temi riteniamo ci sia ancora da discutere”.

Per quanto riguarda il tema della remunerazione dei manager, Profumo ha detto che ”la remunerazione del sottoscritto, sia fissa che variabile, e’ determinata dal Cda, in base ai nostri processi di ‘rigorosa governance, precisando di non avere mai partecipato al comitato remunerazione’.

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