Promotori – Via da Fideuram, la consulenza non fa per me

Ci sono casi in cui una sospensione scivola via come l’acqua. Ne è esempio la vicenda di Gianluca Bettini, sospeso in via sanzionatoria da Consob per quattro mesi; una “pena” che andrà appunto a influire marginalmente sulle prospettive professionali, dato che appunto il sig. Bettini ha precisato di aver cessato da tempo e spontaneamente l’attività di promotore finanziario per dedicarsi ad altra professione.

Parlando delle irregolarità, il promotore ha contraffatto la firma degli investitori e acquisito la disponibilità di somme di pertinenza dei clienti. Nello specifico il sig. Battini ha affermato di avere ricevuto, nell’ottobre 2007, da alcuni clienti la richiesta di apertura di un conto corrente abbinato a “Fideuram Moneta” e di avere ricevuto contemporaneamente la richiesta per l’emissione di un carnet di assegni. A tale riguardo, il promotore ha precisato che la costituzione della provvista iniziale del predetto conto sarebbe dovuta avvenire mediante l’accredito della somma giacente su un conto corrente (in chiusura) contestato. Il sig. Battini ha ammesso di avere ritirato e trattenuto il carnet di assegni relativo alla suddetta richiesta, di aver emesso, falsificando la firma di un cliente, n. 3 assegni per un importo complessivo pari a euro 8.652,00 e di avere poi incassato i predetti titoli mediante versamento su un conto corrente aperto presso la Cassa di Risparmio di San Miniato. Il promotore ha riferito che i predetti assegni sono stati addebitati sul conto corrente intestato ai clienti e di avere personalmente provveduto a variare la domiciliazione del contratto di conto corrente in ultimo citato mediante la falsificazione della firma di una cliente.

A sua difesa Battini ha affermato che la propria condotta irregolare trova causa nella situazione personale, familiare ed economica in cui versava all’epoca dei fatti contestati, ha dichiarato di aver posto rimedio agli effetti delle proprie azioni illecite mediante il rimborso delle somme distratte ai clienti prima ancora che i medesimi e Banca Fideuram S.p.A. avessero contezza dell’accaduto ed ha infine evidenziato che i clienti non hanno subito alcun danno dai fatti in oggetto e che detti clienti non hanno avviato alcuna azione risarcitoria nei confronti del promotore o di Banca Fideuram. E così, infine, è arrivato l’addio alla professione; un addio che, gli auguriamo, sappia di rinascita.

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