Per Natale Bauli si mangerà Bistefani?

L'ALIMENTARE TIPICO ITALIANO PIACE A TANTI, NON SOLO A NATALE – La crisi non ferma, anzi in qualche caso sembra poter agevolare, il risiko in atto nel settore alimentare tipico italiano, già indicato tra i potenziali campi d’investimento della recente joint-venture tra Fondo Strategico Italiano (che fa capo a CdP) e Qatar Holding. Così in questi giorni il gruppo veronese Bauli, che coi suoi primi quattro marchi (Bauli, Motta, Alemagna e Balocco) detiene il 42% del mercato del panettone in Italia, sta trattando in esclusiva l’acquisizione della casalese Bistefani, che a fronte di un fatturato di 75 milioni di euro (contro gli oltre 400 del potenziale acquirente) è esposta verso le banche per 45 milioni considerando anche i debiti della parte alta della catena di controllo.

DAI PANETTONI A BISCOTTI E MERENDINE – Per Bauli oltre che un rafforzamento nel settore dei panettoni potrebbe essere l’occasione per uno sbarco in quello dei biscotti e della prima colazione: l’azienda casalese, storica produttrice del marchio Krumiri, aveva rilevato anni fa da Nestlè (cui erano andati anni fa i marchi Motta e Alemagna) i marchi Buondì, Girella, Ciocorì e Baci di dama. Fatale per la Bistefani sarebbe stata l’acquisizione di Onda Market, proprietaria dell’insegna distributiva Dimeglio, un’operazione costosa che non avrebbe portato negli anni i risultati sperati.

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