Banche italiane solide, biennio difficile

La crisi economica globale ha lasciato il segno sulle banche italiane anche per il 2009, con un utile netto d’esercizio in calo del 22,2% a 10,2 miliardi. Questo è il risultato del rapporto 2009 sul settore bancario realizzato dall’Abi.

Pur evidenziando le difficoltà del sistema a causa della crisi, l’Associazione registra una sostanziale tenuta del settore, con un miglioramento del livello di patrimonializzazione, determinato da un tier 1 capital ratio che passa dal 6,89% del 2008 all’8,20% nel 2009. Il total capital ratio, relativo all’intero ”patrimonio di vigilanza”, si attesta all’11,60%, rispetto al 10,42% dell’anno precedente.

Anche il 2010, come l’anno passato, sarà ”un anno particolarmente difficile” per le banche italiane, ha commentato il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, presentando il Rapporto 2009 sul settore bancario.
Nel primo trimestre dell’anno, in particolare, ha detto Sabatini, si registrano tutti i margini in diminuzione e malgrado uno sforzo sul contenimento dei costi, si e’ registrato un calo dell’utile netto del 27% su base annua.

“Il sistema bancario italiano è  in linea con la media europea”, ha aggiunto il presidente, presentando il Rapporto 2009 sul settore bancario. In particolare, il sistema Italia è in linea con la media europea in termini di redditività ed è allineata con Francia e Gran Bretagna in termini di cost income. Anche in termini di patrimonializzazione, le banche italiane sono in buona posizione.
”La quantità e qualità del patrimonio delle banche italiane”, ha concluso Sabatini, “è sufficiente a garantire la solidità del sistema”.

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