Promotori –Non si paga più l’Irap

In mezzo a una sequela di contributi, apporti e simil tasse, ecco finalmente una good news per le tasche dei promotori finanziari. In sostanza, stando  a quanto comunicato dall’Agenzia delle entrate con la circolare n.28, ripresa sabato da Il Sole 24 Ore, l’esercizio delle attività di agente di commercio e di promotore finanziario possono essere escluse dall’Irap, qualora l’attività risulti non autonomamente organizzata.

Una “vittoria” che deriva dalla presa in atto di alcune sentenze in materia, ma che non accontenta, come di consueto in Italia, tutti “Registriamo con favore quest’evoluzione” spiega Andrea Trevisani, direttore politiche fiscali di Confartigianato “tuttavia non possiamo dirci completamente soddisfatti. Una lettura costituzionalmente orientata delle decisioni della Cassazione avrebbe dovuto indurre le Entrate a estendere il principio a tutte le attività d’impresa prive del requisito di autonoma organizzazione. Senza limitarsi dunque a quelle di cui si sono occupate esplicitamente, l’anno scorso, le sezioni unite. Insomma, c’era e c’è spazio per ampliare maggiormente l’area nella quale l’Irap non è dovuta”.

Ciò detto, egoisticamente parlando, i promotori finanziari possono comunque tirare un sospiro di sollievo: addio Irap. Per ora.

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