Promotori – Troppe “differenze” per rimanere nell’albo

Se è vero che a spesso, specialmente in ambito lavorativo, la capacità di fare la differenza si rivela un importante alleato in termini di soddisfazione, lo stesso non dire in riferimento al caso odierno, dove tale termine assume una mera connotazione algebrica, più propriamente estranea alla tipica buona condotta di un promotore finanziario.

Banca Fideuram S.p.A. ha comunicato di aver avviato – a seguito di una segnalazione pervenuta da parte della Struttura di Rete – un’indagine ispettiva circa presunte irregolarità commesse dal promotore sig. Luciano Cosentino a danno di alcuni clienti

La Struttura di Rete aveva riferito di aver incontrato i citati clienti e di aver riscontrato palesi differenze tra l’effettiva consistenza degli investimenti a loro nome e quanto agli stessi rendicontato dal promotore tramite stampe tratte dagli applicativi informatici della Banca e verosimilmente contraffatte, per una complessiva “distorsione” di circa 181951 euro.

Per conto suo, il sig. Cosentino aveva rilasciato, durante l’incontro svoltosi il 4 dicembre 2008 presso l’Ufficio dei promotori finanziari di Napoli, una dichiarazione nella quale aveva affermato: di aver consegnato ai clienti “rendicontazioni non veritiere e non corrispondenti alla reale consistenza del patrimonio” alle date sopra indicate, di aver comunicato a un cliente”una non veritiera situazione relativa alla consistenza effettiva del titolo “Alternative Energy”, rendicontato verbalmente per circa 40.000,00 euro contro un nominale di 10.000,00 euro”, di aver telefonicamente riferito ad alcuni clienti,  perdite patrimoniali probabilmente inferiori rispetto a quelle realmente contabilizzate da Banca Fideuram S.p.A. e di aver posto in essere le condotte sopra descritte al fine di celare ai clienti l’effettiva entità delle perdite patrimoniali subite a causa del trend negativo dei mercati finanziari.

Inoltre il sig. Cosentino ha trasmesso le proprie deduzioni difensive in cui si è dichiarato responsabile per avere consegnato ai clienti rendicontazioni non veritiere e non corrispondenti alla reale consistenza del loro patrimonio e di aver verbalmente comunicato a uno di essi false informazioni riguardanti la consistenza del titolo “Alternative Energy”, ha affermato di non aver mai rilasciato alcuna dichiarazione in merito ai clienti che “erano al corrente delle loro situazioni da me rappresentate sia per iscritto che a voce” e infine ha dichiarato di aver fornito a un cliente seguito da oltre venti anni, rendicontazioni non veritiere a causa della “natura molto apprensiva del cliente” e nella “speranza di un cambio di rotta dei mercati”. Ma la radiazione è stata inevitabile.

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