Promotori – Problemi economici, ma Consob non fa sconti

Molto spesso tra le motivazioni di un comportamento scorretto da parte di un pf troviamo la difficoltà economica, elemento che molto spesso va a costituire elemento essenziale nella narrazione di una vicenda. Così è stato per sig. Giorgio Della Vida, il quale una volta messo di fronte al proprio operato, ha rilasciato una dichiarazione scritta, con la quale ha affermato di essersi comportato in modo scorretto “eticamente e professionalmente” nei confronti del cliente per questioni personali. Nel dettaglio, “con una trattativa a favore di un investimento nel comparto Garant 1 sottraevo € 30.000,00 al cliente. In effetti la trattativa aveva lo scopo di fare in modo che il cliente disinvestisse dal suo portafoglio e mi versasse assegni per l’importo che io intascavo a titolo personale. Il motivo di tale comportamento da parte mia è unicamente legato ad una necessità economica personale cui non riuscivo a far fronte. La scelta di strutturare il raggiro con il Garant 1 era l’intenzione di restituire comunque al cliente il denaro, avendo un pò più di respiro (5 anni), naturalmente considerando le corrette valutazioni delle quote”.

Dalle verifiche svolte dall’Intermediario, è risultato che il promotore, nell’aprile 2008 avrebbe acquisito disponibilità del cliente per un importo complessivo di € 30.000,00, ricevendo due assegni bancari finalizzati ad investimento nel fondo denominato “GAMS Garant 1”, dell’importo di € 15.000,00 ciascuno, tratti sul conto corrente del citato cliente e intestati a “Simgenia – conto Garant 1”. Avrebbe modificato l’intestazione dei suddetti assegni bancari e indicando sé medesimo quale beneficiario degli stessi, avrebbe trasmesso al medesimo cliente falsa documentazione, attestante l’avvenuta esecuzione dell’operazione di investimento dallo stesso disposta e infine, strumentalmente agli atti acquisitivi, non avrebbe effettuato l’operazione di investimento in questione, destinando a fini personali le relative somme conferite dal medesimo.

Il Sig. Della Vida ha chiesto di essere audito personalmente e che, invitato a presentarsi dalla Divisione Intermediari presso la sede di Milano della Consob, ha comunicato la propria impossibilità a partecipare all’incontro richiesto “in ragione di sopravvenuti e non rinviabili impegni familiari” ed ha dichiarato di non avere “altro da aggiungere alla piena ammissione di responsabilità già documentata in atti” e resa ai funzionari di Simgenia S.p.A E così, inevitabile, è arrivata la radiazione.

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