Ipo Fideuram rinviata, se ne riparlerà in autunno

Qualcuno vedendo il buon successo ottenuto al debutto da Juniper Fund Management, società di private equity e fondi comuni britannica sbarcata sul listino di Londra che ieri ha guadagnato il 15% dal prezzo di collocamento (peraltro debitamente “sforbiciato” rispetto alle ipotesi iniziali) per poi limitare oggi il calo all’1,84%, aveva sperato che Passera “osasse” ugualmente affrontare i mercati ed è rimasto deluso, ma il capo azienda di Intesa Sanpaolo ha da sempre detto di non avere fretta e del resto ha annunciato sempre oggi la finalizzazione degli accordi annunciati lo scorso 18 febbraio che hanno portato il gruppo a cedere al socio francese Credit Agricole l’intera partecipazione (detenuta finora detenuta da Banca CR Firenze) in Cassa di Risparmio della Spezia (pari all’80% del capitale), oltre ad altri 96 sportelli, per complessivi 740 milioni di euro, con una plusvalenza di circa 215 milioni.

Quanto basta per veder migliorare di circa 20 centesimi di punto il coefficiente patrimoniale Core Tier 1 e rassicurare il mercato proprio mentre stanno per giungere gli esiti dello “stress test” che ha coinvolto 26 tra i maggiori istituti europei. Uno “stress test” invocato a gran voce da chi chiede più trasparenza, ma che in molti sono convinti non comporterà particolari sorprese (tanto più che ne sono state escluse sia la Cajas spagnole sia le Landesbank tedesche, tra le più pericolanti in questo periodo). Così mentre prosegue il risiko bancario nel Belpaese (Credit Agricole si rafforza in Liguria, Toscana e Emilia Romagna coi 76 sportelli di CR La Spezia, oltre che in Liguria, Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana, Umbria e Lazio con le filiali ex Intesa Sanpaolo) il riassetto del risparmio gestito resta al palo, in attesa di tempi migliori per i venditori.

Un rinvio a settembre (o più probabilmente ottobre) che potrebbe innervosire qualche professionista, in predicato di passare a una o a un’altra tra le strutture di cui si continua a ipotizzare una cessione o un accorpamento? L’Ipo Fideuram poteva essere un buon barometro degli umori del mercato, ora lo stop comporterà qualche pregiudizio per l’attività delle reti italiane e dei suoi principali protagonisti? Attendiamo come sempre i vostri pareri al riguardo, qui

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