Mediolanum guarda i numeri di Banca Sara: dopo i rumors pubblicati da Bluerating che hanno acceso un vasto dibattito tra gli aderenti alla comunità online del sito in merito al silenzio mantenuto dalle due parti e dunque alla veridicità o meno delle voci di cui sopra, una nota ufficiale di Banca Mediolanum ha confermato oggi che “Mediolanum Spa, “nell’ambito della sua normale attività di valutazione delle opportunità offerte dal mercato, ha in corso con Sara Assicurazioni, controllante di Banca Sara, contatti e una raccolta di informazioni a livello preliminare” relativa appunto alla rete guidata da Marco Riva.
Una mezza conferma che non offre molti dettagli in più di quanto finora emerso e non scioglie del tutto i dubbi di coloro che ritengono che alla fine non se ne farà nulla, troppo diversa essendo la cultura organizzativa e manageriale tra le due entità. Differenze che emergono poi anche spulciando i numeri, come qualche lettore di Bluerating ha fatto. Spiega un manager “non di Banca Sara”: i PF di Banca Sara con 5,4 milioni di portafoglio medio guadagna dai 25 ai 30 mila Euro annui” mentre per Banca Mediolanum, la “media guadagno a PF è del tutto simile, ma con un portafoglio medio di 7,3 milioni a PF”.
Il che oggettivamente potrebbe porre qualche problema in termini di valutazioni, visto che sarà difficile convincere i PF di Banca Sara ad allineare le proprie provvigioni verso il basso, mentre grazie ai risultati ottenuti in questi mesi: 210 milioni di euro di raccolta netta dal primo gennaio, un patrimonio in gestione ormai superiore ai 2,5 miliardi di euro, la migliore raccolta pro-capite da inizio anno e il risultato più consistente in termini di reclutamento sempre da inizio 2010, appare improbabile che Sara Assicurazioni voglia concedere sconti. Tra l’altro proprio sul fronte reclutamento l’appeal della struttura guidata da Riva non sembra scemare, visto che ai 60 PF reclutati da inizio anno di recente se ne sono aggiunti un’altra decina in tutta Italia
Banca Sara convolerà dunque a nozze? O alla fine le differenze tra i “promessi sposi” risulteranno insuperabili? Non resta che attendere ancora qualche settimana per riuscire a capirlo, sempre che la volatilità dei mercati, incidendo anche sulla valutazione delle società operanti sul mercato del risparmio gestito, non impongano tempi più lunghi come capitato a Intesa Sanpaolo, che pure ha confermato come i colloqui col fondo di private equity Hellman & Friedman (cui dovrebbe andare una quota di minoranza di Banca Fideuram in vista dell’Ipo sul listino di Milano) proseguono e “sono legati all’operazione” di collocamento sul listino della controllata, ma che non presentano ad oggi particolari novità. E voi che ne pensate? Tempi rapidi o tutto sarà rimandato a dopo l’estate? Esprimete come sempre i vostri pareri qui.