Passera: sì ad una micro-tassa su transazioni finanziarie

No ad una tassa “indifferenziata” sulle banche. Sì ad una maggiore imposizione fiscale sulle transazioni finanziarie (purché sia piccola ed omogonea) e sulle rendite finanziarie a cui vengono applicate aliquote troppo basse. A sorpresa, l’ad di Intesa Sanpaolo Corrado Passera apre ad una ri-regulation dei mercati finanziari. “Si parla di una tassazione sulle transazioni finanziarie: c’è stata una grande reazione negativa ma, secondo me, è una cosa di cui si può parlare”, ha detto il numero uno di Ca’ de Sass a margine della presentazione del nuovo accordo da 680 milioni con la Bei. “Una micro imposizione che non distorca il mercato ma sia messa in maniera livellata su tutte le attività – ha aggiunto – potrebbe dare un contributo alle casse pubbliche”, ha aggiunto.

Quanto alla proposta franco-tedesca di un “tax rate” sulle banche, Passera ha auspicato a “un progressivo allineamento della tassazione”, elevando le tasse “nei regimi dove sono più basse, se non addirittura abbassandole in quelli dove sono troppo alte”. Il riferimento implicito è all’Italia, dove l’aliquota è la più alta d’Europa. Di certo, non appare “ragionevole punire in modo indiscriminato tutte le banche non riconoscendo le rispettive e differenti performance durante la crisi”. Passera ha infine suggerito la possibilità di rivedere la fiscalità sulle rendite finanziarie che in Italia presenta situazioni particolarmente disomogenee, con alcune rendite a cui vengono applicate aliquote troppo basse.

Intanto, questa mattina la Banca europea degli investimenti (Bei) e il gruppo Intesa Sanpaolo hanno definito tre nuovi accordi al fine di fornire finanziamenti a medio-lungo termine a piccole e medie imprese italiane e altri promotori pubblici e privati per progetti nei settori dell’energia, dell’ambiente e delle infrastrutture, per un importo complessivo di 680 milioni di euro. In particolare, 300 milioni di euro andranno ad iniziative industriali e nuovi servizi, 200 milioni saranno dedicati alle rinnovabili e all’ambiente, 180 milioni a progetti infrastrutturali. I finanziamenti saranno curati da Mediocredito Italiano, Leasint e Banca infrastrutture innovazione e sviluppo (Biis).

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