Bce allocati 131 miliardi alle banche

Occhi puntati sulla Bce in questi giorni. Domani infatti scade il maxi-finanziamento a un anno, ossia la mega-asta che l’anno scorso la banca centrale europea creò per venire incontro alle esigenze degli Stati nell’affrontare la crisi economica. In quell’occasione oltre 1120 banche richiesero aiuto e ottennero dei finanziamenti al tasso fisso dell’1% per un importo totale di 442 miliardi di euro, necessari per far fronte alle necessità del momento. Quell’ammontare di liquidità riversato sui mercati rappresentò una svolta, provocando il crollo dei tassi Euribor sull’interbancario.
 

Oggi però l’attenzione è puntata sulla nuova asta a tre mesi messa a disposizione dalla Bce per evitare che possano sorgere nuovi problemi di liquidità. Infatti già più volte la banca centrale ha ricordato che non metterà più in atto mega-aste come quella dello scorso anno, ma una serie di contromisure come l’asta di oggi.
 

Gli analisti, secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, si aspettavano in media richieste comprese fra 250 e 300 miliardi, sufficienti per riportare l’eccesso di liquidità detenuto a scopo precauzionale dalle banche sui livelli pre-crisi greca. Il segnale, in questo caso, sarebbe stato favorevole per il mercato, perché avrebbe signficiato una graduale normalizzazione. Invece sono stati allocati 131,993 miliardi a 91 giorni, tasso fisso 1%. Da segnalare che hanno richiesto denaro 171 banche e l’ammontare assegnato è piuttosto contenuto rispetto alla previsioni della vigilia (150-250 miliardi).

Potrebbe essere un segnale di condizioni più  rilassate sul fronte della liquidità, anche se la tensione resta alta per vedere quanto accadrà domani, quando il sistema bancario sarà chiamato a restituire alla Bce 442 miliardi.

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