Usura, Abete, Geronzi e Marchiorello assolti contro le accuse di De Masi

Nel processo che ha coinvolto alcuni dei più importanti nomi del sistema bancario italiano c’erano altri sei imputati (nove in totale), tutti assolti dalla Corte d’appello presieduta da Bruno Finocchiaro. Oltre ad Abete, Geronzi e Marchiorello, scagionati perché il fatto non costituisce reato, sono stati stati assolti per non avere commesso il fatto anche Martino Bruno e Eduardo Catalano (funzionari Bnl dell’agenzia di Rosarno), Paolo Antonio Pirrotta e Giuseppe Falcone (funzionari della Banca di Roma dell’agenzia di Reggio Calabria), Domenico Cunsolo e Enzo Ortolan (funzionari Antonveneta delle agenzie di Gioia Tauro e Palmi).

Durante l’udienza del 4 giugno scorso, il Procuratore Generale di Reggio Calabria, Francesco Neri, aveva chiesto la condanna di Geronzi, Marchiorello, Abete, Cunsolo, Falcone e Ortolan ma anche l’assoluzione degli altri imputati. Già in quell’ìoccasione il processo si concluse con con l’assoluzione di tutte le persone coinvolte.

La Procura Generale e le parti civili del gruppo De Masi, decisero dunque di ricorrere in appello stilando un documento di 300 pagine in cui venivano citate le memorie di De Masi che aveva denunciato le banche per aver applicato, secondo lui, tassi usurai nei suoi confronti.

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