Europa in attesa di Mondiali e stress test

Un test importante, varato per ridare fiducia ai mercati dopo i dubbi che alcuni segnali contrastanti sul fronte macroeconomico e continui rumors di ulteriori svalutazioni e successive necessarie ricapitalizzazioni avevano diffuso, con un immediato impatto negativo sia sugli indici dei listini sia sul sentiment degli investitori.

Non a caso negli ultimi due mesi il sistema fondi italiano è tornato a pagar dazio, con una raccolta netta negativa di 4,7 miliardi nell’arco di una sessantina di giorni che ha penalizzato molti “big” a partire dal gruppo Intesa Sanpaolo. E proprio il numero uno di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, si è detto favorevole alla pubblicazione ufficiale di tutti i risultati dello stress test, come sembra ormai orientata a fare, in Germania, la Bundesbank. Una posizione che per alcuni darà qualche dispiacere ad alcuni suoi colleghi come Alessandro Profumo, alle prese in questi mesi col compito di disinnescare alcune “mine” presenti tra le pieghe di bilanci cresciuti di molto negli anni precedenti alla crisi finanziaria 2008-2009 e poi rimasti esposti ad una serie di potenziali rischi, a partire dai finanziamenti all’Europa dell’Est e agli investimenti in titoli dei “sovrani” del Sud Europa.

Complice il clima ormai estivo sui listini i volumi calano mentre la volatilità appare destinata a mantenersi elevata ancora a lungo, fatto che non favorisce certo la sistemazione di partite importanti come l’Ipo di Banca Fideuram, per cui si capisce come Passera possa auspicare che la presentazione dei risultati dello stress test, se come si pensa non porterà all’emersione di situazioni particolarmente compromesse, possa favorire un calo della tensione e quindi agevolare lo sbarco in borsa della controllata del gruppo Intesa Sanpaolo dopo l’estate. Un’operazione che potrebbe essere solo il prodromo a ulteriori mosse nel risiko che va delineandosi sul mercato del risparmio gestito nazionale, mercati permettendo.

Ma a voi che siete a contatto diretto con la clientela, quale feedback arriva in questi giorni? C’è ancora tensione o prevale la prudenza? Qualcuno vuole provare a investire o si preferisce rinviare ogni decisione a dopo l’estate? E il risiko che va profilandosi tra le mandanti potrà influenzare l’operatività delle reti italiane e quindi incidere sulla raccolta dei fondi e sicav tricolori ed avere un impatto anche sul listino di Piazza Affari? Attendiamo come sempre i vostri commenti e spunti qui.

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