I test per le banche italiane “non potranno ovviamente che presentare risultati differenziati”, ma “sono fiducioso che mostreranno come le risorse patrimoniali delle singole aziende siano adeguate”. Lo ha detto il Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, intervenendo alla cinquantesima assemblea dell’Abi. “Non c’è alternativa alla ripresa della crescita” che in Italia deve essere spinta “dalle riforme”, ha poi continuato.
Il governatore della Banca d’Italia è anche tornato a spronare il sistema bancario affinché stia più vicino alle imprese, in particolare alle pmi. Draghi, in un passaggio a braccio dell’intervento all’assemblea dell’Abi, osserva che le banche hanno allargato le condizioni di offerta del credito: “Sono dati validi, ma medie di regioni diverse”. In realtà la “situazione è diversa: la domanda di credito aumenta ma molte, moltissime imprese, in particolare le piccole dicono che la domanda non viene soddisfatta” e sono le stesse imprese, osserva Draghi, che registrano i primi segnali di ripresa dell’attività economica. Da qui l’invito alle banche a dare credito sempre mantenendo l’attenzione sulla qualità degli impieghi.
Durante il suo discorso, il numero uno di Via Nazionale ha sottolineato di ritenere “indispensabile un’accelerazione del rientro dagli squilibri dei conti pubblici”. Secondo Draghi, l’effetto sulla ripresa “sarà positivo se il risanamento contribuirà a ridurre gli spread sui titoli sovrani che spesso costituiscono il benchmark per la determinazione del costo del credito da parte delle banche. Ma se la nube di incertezza che permane nei bilanci bancari non verrà rimossa, le difficoltà di provvista continueranno”.
Draghi si è anche detto ottimista sugli scambi internazionali che stanno godendo di una “ritrovata vivacità”. Il volume delle esportazioni cresce del 9% quest’anno e del 5% il prossimo, ha sottolineato. Consumi e investimenti restano deboli, perché i redditi ristagnano, le prospettive di occupazione sono incerte.