Trimestrali, Citigroup e Bank of America meglio del previsto

L’istituto newyorkese archivia il secondo trimestre dell’anno con un utile netto in calo del 38% rispetto allo stesso periodo del 2009. La flessione è tuttavia inferiore alle previsioni degli analisti. Secondo quanto riferisce la stessa Citigroup, la terza banca Usa ha registrato un profitto di 2,73 miliardi di dollari rispetto ai 4,39 del secondo trimestre 2009.L’utile per azione è stato di 9 centesimi contro una stima di 5 centesimi. “Nonostante le turbolenze del mercato, Citigroup ha svoltato ed è sulla via della ripresa”, spiegano gli analisti.

La banca è ancora controllata per il 18% dal Tesoro Usa, all’inizio dell’anno infatti il governo ha venduto 2,2 miliardi di azioni rispetto ai 7,7 miliardi di quote ottenute dalla conversione del pacchetto di salvataggio da 25 miliardi di dollari in azioni ordinarie. Il Tesoro ha in programma di sbarazzarsi del rimanente 18% entro la fine dell’anno. Nel 2008 e 2009 la banca aveva bruciato complessivamente 29 miliardi di dollari.

Non sembrano scoraggianti anche i dati diffusi da Bank of America che nel secondo trimestre dell’anno ha registrato utili netti per 3,1 miliardi di dollari o 27 centesimi ad azione su un giro d’affari di 29,15 miliardi. I risultati, che si raffrontano con gli utili per 3,2 miliardi di un anno fa, sono migliori delle attese grazie soprattutto ai minori costi del credito, che sono calati per il quarto trimestre consecutivo.

Come avevamo già anticipato qui, JP Morgan ieri ha annunciato un utile netto in progresso del 76% a 4,8 miliardi di dollari, o 1,09 dollari per azione. In calo, invece, i ricavi, scesi dell’8% a 25,6 miliardi di dollari. La banca aveva chiuso il secondo trimestre 2009 con un utile netto di 2,7 miliardi di dollari a fronte di ricavi pari a 27,7 miliardi.

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