Prolungati gli aiuti alle banche iberiche

Via libera della Commissione europea al prolungamento, fino alla fine dell’anno, delle misure di aiuto per le banche portoghesi e spagnole. Il sostegno previsto in Portogallo prevede garanzie e ricapitalizzazioni già autorizzate in precedenza e considerate da Bruxelles in linea con gli orientamenti Ue relativi agli aiuti di Stato in periodo di crisi finanziaria.

Il regime di ricapitalizzazione autorizzato alla Spagna, denominato “Frob”, è stato modificato, spiega la Commissione, in modo da permettere ricapitalizzazioni individuali. Anche in questo caso, secondo l’esecutivo Ue si tratta di misure conformi al sostegno autorizzato durante la crisi finanziaria La Commissione aveva già prolungato, alle stesse condizioni, anche le garanzie bancarie in Svezia, Germania, Austria, Lettonia, Irlanda, Danimarca, Olanda, Slovenia, Grecia e Polonia.

Intanto secondo fonti del settore citate oggi da “El Pais”, un piccolo gruppo di casse di deposito avrebbe bisogno di maggiori capitali in caso di grave peggioramento della situazione economica europea e in presenza di una crisi del debito sovrano.Tuttavia, secondo il quotidiano spagnolo,  le fonti del mercato consultate concordano sul fatto che questo non significa che gli enti finanziari non possano mantenere l’attività abituale, ma che avrebbero scarsità di capitali in una situazione di forte stress.

“È del tutto normale e non bisogna drammatizzare, perché per definizione quando si acutizza la crisi il capitale degli enti diminuisce”, assicura Alfonso Cano, socio di Afi, in dichiarazioni al quotidiano. Come Justo Alcocer, responsabile del sistema finanziario di PriceWartehouse Coopers, Cano assicura che la maggioranza del sistema finanziario spagnolo sarà promosso a pieni voti, a cominciare dal Santander, dal Bbva e da La Caixa, che raggruppano i due terzi del settore.

D’altra parte, fonti governative ricordano che, per garantire la massima trasparenza, la Spagna è l’unico Paese della Ue ad aver sottoposto ai test stress il 95% del suo sistema finanziario, rispetto al 50% passato in esame dagli altri Paesi. “Se la Spagna avesse applicato lo stesso criterio”, osservano le fonti, “sarebbe bastato sottoporre alle prove di resistenza le tre principali entità finanziarie e sarebbe, senza dubbio, alla testa in Europa per la solvenza e la forza del suo sistema finanziario”. E ricordano anche che la Spagna è stata l’unica in Europa a non aver registrato fallimenti o commissariamenti di enti finanziari, a differenza di altri Paesi.

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