Ubp, l’utile del semestre supera i 100 milioni di franchi

Union Bancaire Privée chiude il semestre con utile netto di 103,3 milioni di franchi svizzeri, in linea con le attese. Durante i primi sei mesi dello scorso anno, l’utile prima delle imposte era pari a 166,9 milioni di franchi. La raccolta è stata pari a 3,4 miliardi di franchi. Al 30 giugno 2010 la massa in gestione era pari a 71,9 miliardi di franchi, in calo rispetto ai 75 miliardi registrati a fine 2009.  Le masse nella gestione alternativa si sono attestate a 17 miliardi, dai 19,5 miliardi dell’esercizio 2009.

Solidi i coefficienti di patrimonializzazione: con il Tier 1 al 26,6%, ampiamente al di sopra del minimo legale, Ubp risulta tra le banche svizzere meglio capitalizzate. I proventi dell’attività si sono attestati a 384,4 milioni per il semestre rispetto ai 418,8 milioni nello stesso periodo del 2009. La Banca mantiene le spese generali sotto controllo riducendo i costi d’esercizio di oltre il 2% a 246,4 milioni di franchi (rispetto ai 251,9 milioni del primo semestre 2009). Il cost/income ratio consolidato è pari al 69% al netto degli ammortamenti. Nel primo semestre 2010 il rendimento dei fondi propri su base annua è stato pari al 12%.

Con il rafforzamento dei propri team di gestione, di vendita e di marketing, è proseguito il processo di ristrutturazione delle attività nei due maggiori settori di crescita di Bp, la gestione privata e la gestione istituzionale, con uno spiccato orientamento verso i mercati emergenti. L’arrivo di Michel Longhini in qualità di direttore generale della divisione private banking costituisce l’ultima nomina di rilievo in seno al comitato esecutivo di Ubp, dopo quelle di Richard Wohanka come ceo dell’asset management, di Eftychia (La) Fischer come responsabile dell’unità tesoreria & trading e di Ian Cramb come
chief operating officer (coo).

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!