Stress test anche per le assicurazioni

Dopo le banche ora è arrivato il momento delle assicurazioni. Anche le compagnie di assicurazioni dovranno essere sottoposte a stress test che simulando condizioni di mercato altamente sfavorevoli, sia in grado di affermare la sostenibilità della società.

Non si tratta in realtà di nulla di nuovo. In occasione dell’assemblea Ania, infatti, il presidente di ISVAP,  Giancarlo Giannini, aveva dichiarato l’intenzione di sottoporre a uno stress test anche le compagnie per saggiare la tenuta del settore dal punto di vista finanziario e analizzare fattori di vulnerabilità. 

Intanto l’entrata in vigore di Solvency II è sempre più prossima. In questo momento è in fase di attuazione il quinto studio d’impatto QIS 5 i cui risultati avranno un impatto significativo sul mercato assicurativo. Tutto il mercato italiano è chiamato a partecipare, anche se nella prima fase di realizzazione di questi test era emerso che le polizze erano solide. I dati, infatti pubblicati dal Ceiosp nel mese di marzo non mostravano segnali di debolezza. Ora però si passa a una nuova fase e in particolare da agosto a novembre sarà la volta delle nuove simulazione con il criterio QIS5, la cui normativa sarà effettiva dal 2012. L’obiettivo della nuova disciplina è quello di verificare la necessità di dover aumentare le riserve di capitale oppure se si è in grado di sostenere il 99,5% delle ipotesi che si possono verificare. Vedremo se le compagnie, che nella prima fase di Solvency, sono state promosse, dovranno innalzare le proprie riserve per affrontare delle situazioni di emergenza. 

Intanto ieri il presidente di ISVAP ha chiamato a rapporto le cinque principali compagnie di assicurazioni, in primis per fare un punto sulla situazione del segmento Rc Auto in Italia e secondariamente per annunciare l’interesse a effettuare nuove valutazioni. Oggi lo stesso presidente sarà sentito in un’audizione al Senato proprio sull’indagine conoscitiva realizzata dall’authority sul segmento del Rc Auto.

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