I conflitti di interesse

L’anno 2010 passerà alla storia come l’anno della svolta e della presa di coscienza che il risparmio gestito è un’attività che deve essere separata dal collocamento. Da anni se ne discute, ma fatti concreti se ne sono visti pochi fino ad ora. Varie sono le componenti che stanno accelerando questo processo: la determinazione di Mario Draghi il governatore della Banca d’Italia che dall’alto della sua competenza e del ruolo istituzionale che occupa da alcuni anni predica e, oggi sempre di più pretende, che ci sia una netta separazione fra le società di gestione del risparmio e gli istituti bancari che collocano tali prodotti. Tale determinazione si è concretizzata con la creazione di Prima SGR, la più importante realtà italiana indipendente che unisce le esperienze e competenze del gruppo Monte dei Paschi con quelle della storica Anima SGR, poi confluita nel gruppo Banca Popolare di Milano. Anima SGR era una società indipendente guidata da un team di gestori con a capo Alberto Foà, che in origine non apparteneva a gruppi bancari e che per anni ha primeggiato per la qualità dei risultati e pertanto godeva di un’ampia distribuzione fra le reti di promotori finanziari. Questa è certamente una dote importante per la nuova Prima SGR che si è dotata di un management di prim’ordine nominando in qualità di presidente Giuseppe Zadra, ex direttore generale di ABI, ed è di colpo divenuta la più importante realtà indipendente del panorama italiano potendo contare su una distribuzione ampia e diversificata di banche e reti di promotori. La prossima vera sfida sarà l’integrazione di uomini e prodotti ma, vista la chiarezza di obiettivi, entro pochi mesi Prima SGR potrà presentarsi sul mercato internazionale con tutti i numeri per competere soprattutto nel promettente business delle gestioni istituzionali e dei fondi pensione. C’è da aspettarsi che questo esempio sarà presto seguito da altri per arrivare ad avere, anche in Italia, un numero limitato, ma qualificato, di operatori che gestiscono risparmio con dimensioni adeguate. Altro elemento che determinerà un cambiamento nello scenario competitivo, almeno a livello europeo, è la prossima attuazione della normativa Ucits IV che consentirà di distribuire prodotti finanziari in Europa limitando la burocrazia e le barriere che oggi di fatto frenano la concorrenza nei diversi mercati.

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