Unicredit, oggi il vertice. In 25 vogliono Pioneer

Sarebbero almeno 25 i pretendenti di Pioneer, il polo di asset management di Unicredit. Fino ad oggi erano usciti allo scoperto soltanto 5 soggetti, che avevano dichiarato l’intenzione di “mettersi in corsa”. Era il caso di Bnp Paribas, Natixis e Credit Agricole solo per citarne alcune. Anche alcuni private equity avevano espresso la volontà di partecipare alla corsa, essendo interessati soprattutto alla divisione americana, tanto che rumors di mercati avanzano l’ipotesi di uno spezzatino.  Oggi Il Messaggero in edicola cita altri nomi di soggetti interessati all’acquisizione dell’asset manager di casa Unicredit. Sarebbero Gam e Invesco.

Intanto oggi si riunisce il comitato governance e gli occhi saranno puntati sull’esame dal caso Libia. L’attesa sull’incontro, convocato in via straordinaria dal presidente Dieter Rampl, è alta anche perchè sul tavolo, oltre al nodo delle ricadute sugli assetti della banca dopo il recente ingresso della Lia, ci sono anche le risposte da dare sulla vicenda a Bankitalia. Oggi secondo quanto riportato della agenzie,  peraltro, non sarà a Milano Fahrat Bengdara, governatore della Banca Centrale libica e vicepresidente di Unicredit dopo le ipotesi di una sua presenza in Piazza Cordusio in coincidenza proprio con il comitato governance dell’istituto.

Intanto le rassicurazioni dell’amministratore delegato, Alessandro Profumo, non sembrano essere bastate, fino ad ora, alle fondazioni azioniste. Vedremo che cosa emergerà dalla riunione odierna, anche se la tensione sorta tra presidente e amministratore delegato è molto forte. 

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