Bpm si difende dalle accuse sui benefit sindacali

“Le notizie apparse sugli organi di stampa in merito a eventuali promozioni e benefit ad personam a leader sindacali dell’Associazione Amici della Banca Popolare di Milano, tra cui il rappresentante della Uilca Franco Zaffra, sono incomplete e rischiano di portare a conclusioni fuorvianti. In particolare va con forza evidenziato che da diversi anni Zaffra era già inserito in un percorso professionale di alto livello prima di diventare presidente dell’Associazione e si è dimesso dalla carica spontaneamente, in tempi precedenti rispetto a quelli segnalati dalla stampa”. È quanto afferma in una nota il segretario generale Uilca, Massimo Masi, ripreso dall’agenzia Adnkronos.

“La scelta di Zaffra è quindi in sintonia con quanto da me affermato più volte e recepito nel documento finale dell’ultimo Congresso della Uilca, che ha sempre posto l’etica come punto fermo della sua azione e del suo modo di operare, peraltro con posizioni assunte in largo anticipo rispetto ad altri” continua Masi “Per questo oggi la Uilca chiede che il Consiglio dell’Associazione Amici della Bpm e il nuovo presidente vengano scelti e operino con la massima trasparenza sia nei rapporti con la Banca che con gli Associati”.

“La necessità di fare chiarezza assoluta sul rapporto tra sindacati e azienda in Banca Popolare di Milano non può però mettere in dubbio la validità del modello di governance delle banche popolari, che prevede la partecipazione dei lavoratori alla vita dell’imprese secondo principi di democrazia sociale che la Uilca sta sostenendo da tempo e ritiene andrebbero anzi diffusi anche in altre aziende”, conclude il sindacalista.

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