L’agenzia di rating Moody’s Investor Services ha rivisto l’outlook sui giudizi sui depositi assegnati a Banco Popolare, portandolo da ‘stabilè a ‘negativò. Il rating sui depositi a lungo termine è ‘A2’ e ‘Prime-1’ su quelli a breve.
Inoltre Moody’s ha tagliato il rating sulla solidità finanziaria dell’istituto da C- a D+, questo perché secondo l’agenzia di rating la banca deve portare a termine la ristrutturazione e l’integrazione delle sue acquisizioni e allo stesso tempo sviluppare un modello operativo redditizio e ben patrimonializzato.
Per far questo deve far fronte a ostacoli significativi poichè dispone di bassi livelli patrimoniali e la generazione interna di capitale è condizionata da una bassa redditività, mentre la raccolta di capitale sul mercato è difficile per via della struttura societaria del gruppo.
La cessione di attività non core, prosegue Moody’s, potrebbe rafforzare i livelli patrimoniali ma inciderebbe sulla possibilità della banca di generare utili sostenibili e indebolirebbe la sua rete. La banca opera per ridurre la rischiosità delle proprie attività ed aumentare la redditività, l’efficienza e il capitale, ma Moody’s ritiene che il raggiungimento di questi obiettivi rimanga una sfida significativa e non può quindi escludere ulteriori pressioni ad un declassamento del rating se non verranno compiuti visibili progressi.
L’attuale riduzione del rating tiene conto dell’attesa che i modesti utili operativi non aumenteranno in modo significativo fino al 2012, di un profilo di liquidità inferiore a quello dei concorrenti italiani e di una debole patrimonializzazione, uniti a una mancanza di visibilità sulla strategia della banca, visto che il piano industriale sarà presentato alla fine del primo trimestre 2011.