La candidatura di Mario Draghi alla presidenza della Bce piace sempre di più. Dopo i complimenti incassati dal presidente Trichet che ha affermato che durante la crisi Bankitalia ha saputo mantenere la rotta e che i meriti in gran parte sono del timoniere Mario Draghi, anche l’autorevole Financial Times promuove la candidatura di Mario Draghi alla presidenza della Banca Centrale Europea.
Alex Weber resta il candidato numero uno a succedere a Trichet nell’autunno 2011, ma le sue quotazioni sono in picchiata perché da più parti non è visto come un “costruttore di consenso”, ma l’uomo del rigore voluto da Berlino. Il Financial Times scrive che i giochi potrebbero essere già fatti, ma il tedesco è distante da Trichet, che in questi anni da governatore ha saputo cercare la mediazione tra i banchieri centrali, spesso poco in sintonia tra di loro.
Qualità che invece non manca al presidente della Banca d’Italia, che come Trichet, ha una lunga esperienza da governatore. Quindi il presidente del Financial Stability Board è forse la figura più autorevole in campo di riforma finanziaria e sa come trattare con la politica senza sacrificare la propria indipendenza.