Risparmio gestito in attesa di novità sui listini e nel settore

Un’altra settimana se ne va e a Piazza Affari i conti sembrano tornare: nonostante l’attesa per l’esito del G20 in corso in queste ore a Seul, che potrebbe avere riflessi su cambi, limiti patrimoniali per le banche e rating, sul listino italiano in cinque sedute i prezzi sono saliti mediamente di oltre il 2%. Eppure sia sul listino, dove a parte qualche debutto minore (oggi quello della casa editrice no profit Vita è salutato da un balzo delle quotazioni del 22% abbondante rispetto al prezzo di collocamento sull’Aim) ancora tutti sono in attesa di vedere come andrà il collocamento di Enel Green Power prima di azzardarsi a preparare qualche altro sbarco consistente (primo fra tutti quello di Banca Fideuram), sia nel mondo del risparmio gestito italiano pare protrarsi quella situazione di “equilibrio” che da alcuni mesi ha di fatto bloccato tutto.

 

Così in casa UniCredit non si riesce a varare l’assetto definitivo dei vertici manageriali, nonostante le ripetute indiscrezioni e “anticipazioni” a favore dell’una o dell’altra soluzione, mentre le tensioni tra i soci sembrano sempre sul punto di scoppiare ma per ora non generano alcun ulteriore movimento all’interno del capitale. Sempre in casa UniCredit non si sa bene se  e quando verrà chiuso il “dossier” Pioneer Investments, che da inizio anno attende di sapere se e con chi convolerà a nozze, mentre altre possibili fusioni e acquisizioni, da quella di Banca Sara ad eventuali ricollocazioni di Banca Generali sono state o smentite (come nel caso del gruppo di Trieste) o rimaste lettera morta (come per la banca dell’Aci).

 

In questa situazione di stallo fioriscono voci di nuove mosse di questa o quell’istituto (Mps ha smentito stamane di voler uscire da Biverbanca), di questo o quell’intermediario specializzato, ma nulla sembra mutare, come nel Deserto dei Tartari dove i tartari sembrano non dover arrivare mai (e invece arriveranno alla fine, quando il tenente Drogo, ormai logorato, dovrà lasciare la Fortezza Bastiani senza potersi battere contro di loro), con solo un lento ma costante stillicidio di cifre relative alla variazione delle masse gestite, del numero di promotori attivi, dei patrimoni medi affidati dalla clientela a ciascun professionista. E voi che ne pensate, questo stallo è destinato a protrarsi ulteriormente o siamo alla vigilia di nuove operazioni, tanto sui listini quanto nel settore? Attendiamo come sempre le vostre opinioni qui sulle pagine di Bluerating.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!