Banche, il nodo delle ricapitalizzazioni

Gli analisti lo avevano previsto già da tempo: con il graduale superamento della crisi finanziaria e il via libera alle modifiche di Basilea, le banche avrebbero dovuto affrontare il nodo della patrimonializzazione.

Le notizie di questi giorni confermano le previsioni. L’annuncio di un aumento di capitale da 2 miliardi da parte del Banco Popolare ha tramortito Piazza Affari, che solo oggi pare aver ripreso fiato dopo tre giorni in rosso. La manovra dell’istituto presieduto da Pier Francesco Saviotti ha fatto temere un contagio e tra gli obiettivi sotto osservazione dagli analisti c’è il Monte Paschi di Siena.

La fondazione azionista (che detiene una quota del 55%) ha però negato questa possibilità: secondo quanto riporta Il Sole 24ore, nei giorni scorsi i vertici di Rocca Salimbeni avrebbero illustrato l’andamento del gruppo agli organi di gestione della Fondazione, che avrebbe rinnovato la fiducia al management ed escluso qualsiasi ipotesi di ricapitalizzazione. “La strada intrapresa dalla banca sta dando buoni frutti e le prospettive sono buone”, ha detto il presidente Gabriello Mancino. Il rafforzamento, semmai, proseguirà attraverso la cessione di asset. Il core tier 1 dell’istituto dovrebbe aggirarsi attorno all’8,2% entro la fine del 2010.

Dossier ricapitalizzazione anche per la Cassa di Risparmio di Alessandria, l’istituto controllato dall’ononima Fondazione e dalla Banca Popolare di Milano. Dopo mesi di tira e molla, le due parti sarebbero pronte a partecipare a una ricapitalizzazione da 30 milioni.
Secondo quanto ripota Mf, lo scorso settembre Piazzetta Meda aveva deciso di non rinnovare il patto di sindacato con la Fondazione proprio in vista dell’aumento di capitale. Un gesto che aveva spiazzato l’ente piemontese, che solo dopo attente riflessioni avrebbe deciso di partecipare all’aumento per conservare la propria quota. Nel dettaglio, l’aumento prevede l’emissione di 1.346.750 nuove azioni offerte in opzione ai due soci nel rapporto di un nuovo titolo ogni dieci posseduti. Il prezzo di emissione sarà di 22,16 euro per azione, di cui 17 a titolo di sovraprezzo. Le due parti si sono impegnate a sottoscrivere l’aumento entro domenica.

Ricapitalizzare spesso significa trovare un partner disposto a farlo: dopo la Banca Monte Parma, anche la Cassa di Risparmio di Ferrara (Carife) è a caccia di un socio che sostenga l’aumento. Secondo indiscrezioni l’ente avrebbe dato mandato alla Vitale & Associati di assisterla nella scelta delle varie opzioni.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: