Banche italiane, promosse ma non del tutto

Barclays Capital non cambia opinione sugli istituti bancari italiani. Gli analisti della banca non hanno modificato i loro giudizi intorno ai principali istituti nazionali. “Dalla fine del secondo trimestre le banche italiane hanno sovraperformato il mercato del 4%” scrivono gli esperti di Barclays, “Il risultato è stato determinato anche dalla favorevole situazione economica italiana che ha attenuato le pressioni sugli istituti del paese. Tuttavia” continuano gli analisti “Intesa, Unicredit e Ubi hanno registrato un taglio del consensus sui rispettivi utili per azioni del 2010 e del 2011”.

Ma questo non è accompagnato da un taglio del target price da parte di Barclays. Per Unicredit gli analisti mantengono un prezzo obiettivo pari a 2,4 euro e un giudizio overweight (sovrappeso) considerando la scelta del nuovo management una scelta di continuità da parte dell’istituto di Piazza Cordusio.

Mentre per Intesa Sanpaolo gli analisti di Barclays sottolineano come l’istituto abbia da settembre sovraperformato le banche europee dell’8%. Ma nell’ultimo periodo la potenziale espansione all’estero, l’acquisizione di piccoli player italiani e la tanto attesa IPO di Banca Fideuram hanno messo in secondo piano la strategia dell’istituto guidato da Corrado Passera e i risultati ottenuti. Alla luce di questi risultati legati soprattutto a una maggiore efficienza nel controllo dei costi spingono gli analisti a mantenere il target price a 2,6 euro e il giudizio equal weight.

Per Mps il giudizio è invece overweight e il prezzo obiettivo 1,3 euro, mentre per Ubi Banca il giudizio è equal weight e il target price 8,6 euro.

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