Manca poco, tutto dovrebbe essere chiarito intorno a metà dicembre, stando a quanto pronostica il Plus 24. Fatto sta che l’Enasarco è in procinto di prendere una decisione definitiva in merito alla riforma presidenziale. La partita si gioca essenzialmente su poche questioni, la cui importanza è tuttavia certamente rilevante ai fini pratici. Ovviamente, e questa è una grande tradizione dettata dalle leggi di Murphy, si parla di novità spiacevoli.
Prima di tutto si discuterà l’aumento dei massimi provvigionali (su cui c’è un prelievo del 6,75%) e, per le donne, l’innalzamento dell’età minima per le pensioni di vecchiaia (da 61 a 65 anni). Rialzo in vista per uomini e donne anche dell’anzianità contributiva (da 21 a 25 anni). Sul fronte temporale, ci vorranno due anni per la questione provvisionale, mentre tre per quella relativa all’anzianità. Dal conto suo arriva la presa di posizione di Anasf che, nelle vesti del presidente Conti Nibali, dichiara sulle pagine del Plus 24 “E’ da tempo che lottiamo in tutte le sedi per eliminare la doppia contribuzione obbligatoria a Enasarco e Inps. Tanto più ora con le modifiche previste.”