Bpm, utili in picchiata nei primi nove mesi

La Banca Popolare di Milano ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto in calo del 40% a 108 milioni di euro. Lo annuncia una nota della banca presieduta da Massimo Ponzellini, in cui si precisa che nel terzo trimestre i risultati evidenziano una ripresa: l’utile è cresciuto infatti dell’87,6% a 37,7 milioni di euro.

Il Cda della Bpm, che ha anche cooptato Carlo Dell’Aringa al posto di Beniamino Anselmi come consigliere, esaminando i conti ha registrato un calo dei proventi operativi del 16,1% a 1,18 miliardi. In netto miglioramento invece le rettifiche nette su crediti e altre operazioni scese da 256 milioni (settembre 2009) a 152 milioni (-40,7%).

Gli impieghi verso clientela a fine settembre ammontano a 34,7 miliardi, in aumento del 5,6% rispetto a dicembre 2009. Mentre l’aggregato complessivo della raccolta indiretta da clientela si posiziona a 45,22 miliardi, in calo dell’1,1% rispetto a dicembre 2009. Guardando poi i coefficienti patrimoniali, sempre a fine settembre il patrimonio netto del gruppo si posiziona a 3,94 miliardi: il Core tier 1 si attesta al 7,4%, il Tier 1 all’8,2% ed il Total capital ratio all’11,8 per cento. Bpm ricorda poi nel corso dell’esercizio è stato avviato un processo volto a raggiungere un nuovo accordo di bancassurance con un partner di elevato standing, che porterà, entro il 2011, alla cessione della quota di controllo di Bipiemme Vita. La short-list individuata è composta da Zurich, Covea e Cardif.

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