Secondo la Commissione, come riporta Ansa, l’operazione non ostacolerà in maniera significativa una concorrenza effettiva nello spazio economico europeo o in una sua parte sostanziale. Di conseguenza, l’esecutivo Ue ha concluso che non occorreva che la questione fosse esaminata dall’Autorità italiana garante della concorrenza, la quale aveva chiesto che il caso le fosse rinviato per competenza.
Con l’operazione proposta, ricorda la Commissione, il Credit Agricole acquisirebbe Cassa di Risparmio della Spezia SpA, una banca italiana che attualmente è indirettamente controllata da Intesa SanPaolo SpA, ma anche una una rete di 96 agenzie appartenenti a Intesa SanPaolo SpA o di imprese dello stesso gruppo (denominate collettivamente «la rete target»). L’indagine della Commissione, riferisce una nota dello stesso esecutivo Ue, ha dimostrato che l’acquisizione non porrà problemi di concorrenza, in particolare perchè il Credit Agricole detiene attualmente solo una quota relativamente limitata del mercato bancario al dettaglio in Italia e l’operazione darà luogo soltanto a sovrapposizioni di scarsa rilevanza in alcune regioni o province.