Bankitalia, Basilea III completare strumenti di salvataggio

Le banche italiane riusciranno ad adeguarsi ai requisiti di Basilea 3 «in larga parte con la ritenzione degli utili ma non può bastare sempre». Lo ha detto il vicedirettore generale della banca d’Italia, Giovanni Carosio, spiegando che «in alcuni casi occorrerà pensare ad aumenti di capitale. Alcune si stanno già attrezzando». Carosio lo ha detto rispondendo alle domande nel corso di una audizione in Senato, presso la Commissione Finanze.

Sul fronte delle istituzioni finanziarie «che per la loro dimensione, per la loro presenza nei gangli più importanti del sistema finanziario mondiale, se in procinto di fallire verrebbero salvate ad ogni costo», nel quadro delle nuove regole di Basilea3 potrebbe essere necessario completare gli strumenti dei singoli paesi.

Ma «all’autorità di vigilanza dovrà essere però attribuito anche il potere di istituire veicoli (bridge banks) ai quali conferire temporaneamente attività e passività di istituzioni in crisi, per assicurare continuità operativa in attesa di una successiva cessione sul mercato». Carosio lo ha indicato in audizione presso la Commissione Finanze del Senato. Dove, quanto all’impatto di Basilea 3 sulle banche, ha spiegato che «anche per le banche italiane l’impatto non sarà trascurabile». perchè «mostrano livelli medi di patrimonializzazione che, sebbene in aumento, sono meno elevati nel confronto confronto internazionale, anche in conseguenza dei significativi aiuti pubblici ricevuti da molte banche di altri paesi».

Tuttavia «il basso grado di leva finanziaria e la prevalenza di un modello di business tradizionale, legato al finanziamento dell’economia reale, rendono l’allineamento ai nuovi requisiti meno oneroso che per altri sistemi bancari. L’impatto più significativo della riforma verrà, per le banche italiane, dalla deduzione delle partecipazioni in società di assicurazione e delle attività per imposte anticipate, generate dai limiti molto restrittivi imposti dalla nostra disciplina fiscale su svalutazioni e perdite su creditì».

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