Nuovi stress test in arrivo per le banche europee, la cui resistenza sarà messa alla prova nel corso del 2011, molto probabilmente – secondo quanto si apprende da fonti comunitarie – nel mese di febbraio. La conferma che gli istituti di credito del Vecchio Continente saranno nuovamente mesi sotto esame, dopo i discussi stress test dello scorso luglio, arriva da Jonathan Faull, responsabile della Direzione mercato interno e servizi finanziari della Commissione Ue: “Bisogna ricominciare con queste prove – ha affermato – e ce ne saranno delle altre nel corso del prossimo anno”.
Faull ha quindi spiegato come si tratterà di test molto più severi rispetto a quelli precedenti. Test – si spiega a Bruxelles – che si terranno anche in base dei nuovi requisiti patrimoniali fissati nell’accordo di Basilea 3. Molte – alla luce della profonda crisi delle banche irlandesi – le polemiche delle ultime settimane sulla validità degli stress test compiuti a luglio per valutare la solidità finanziaria dei 91 principali gruppi europei, sondandone la resistenza di fronte a nuove eventuali crisi: un esame che solo sette banche (cinque casse di risparmio spagnole, la greca Ata Bank e la tedesca Hypo Real Estate) non riuscirono a superare. Mentre tutte le altre – comprese le cinque banche italiane (Intesa San Paolo, Unicredit, Mps, Banco Popolare e Ubi Banca) – furono promosse.
La nuova ondata di stress test – ha confermato la portavoce del commissario Ue ai Servizi finanziari, Michel Barnier – dovrebbe partire nel prossimo mese di febbraio per concludersi a giugno 2011, quando saranno resi noti i risultati. “In questo momento – ha spiegato la portavoce – si sta lavorando con le autorità nazionali di vigilanza sulle banche per definire il calendario preciso e la metodologia dei test, per renderla migliore rispetto al passato, traendo la lezione dei precedenti esercizi”.
In particolare – ha aggiunto – sono due i principali campi su cui si sta discutendo: quello di rafforzare i criteri per valutare il meglio possibile l’esposizione delle banche sul fronte dei debiti sovrani, e quello che riguarda i requisiti di capitale e gli standard di liquidità. I nuovi stress test saranno quindi condotti sotto la supervisione della European banking authority (Eba), la nuova autorità europea di vigilanza sulle banche che dovrebbe essere operativa dal prossimo gennaio.