Unicredit, niente aumento di capitale e si punta a est

Oggi il gruppo Unicredit è focalizzato sulla crescita in tre paesi dell’Europa Centro Orientale (Russia, Turchia e Polonia), ma anche altri paesi “sono interessanti, come la Croazia e la Repubblica Ceca”. Lo ha detto l’amministratore delegato Federico Ghizzoni, durante la conferenza «Focus on Cee» organizzata a Londra per illustrare al mercato le strategie del gruppo nell’area.

Il gruppo Unicredit è posizionato tra i primi cinque attori del mercato in undici paesi dell’Europa Centro Orientale, per asset totali, sportelli, numero di dipendenti e quota di mercato nei depositi bancari. È il quadro che emerge dalle slide della presentazione che l’amministratore delegato Federico Ghizzoni ha iniziato poco fa Londra, dedicata alla strategia del gruppo nell’Europa Centro Orientale. Il gruppo è la prima banca in Croazia, Bosnia Erzegovina e Bulgaria, la seconda in Polonia, la quarta nella Repubblica Ceca e in Serbia, la quinta in Slovacchia, Slovenia, Ucraina (inclusi gli sportelli nell’Azerbaijan), Turchia (inclusi gli sportelli in Khirgizistan) e Kazakhstan. Unicredit è la sesta banca in Romania, dove si programma una crescita degli sportelli, la nona in Russia, paese cui è dedicato un focus nel corso della presentazione e dove Ghizzoni è stato ieri (lo ha detto lui stesso ringraziando gli analisti per essere venuti a Londra malgrado le nevicate) e, infine, tra la settima e la decima nei tre Paesi Baltici (Lettonia, Estonia e Lituania), mercati in cui sono molto forti.

Infine una battuta, come prevedibile, sulla questione bilancio. “Non stiamo pensando ad un aumento di capitale”. Lo ha affermato l’a.d di Unicredit Federico Ghizzoni spiegando a un analista, che lo interpellava sul finanziamento della crescita nell’Europa Centrale ed Orientale, che la “generazione di capitale avverrà attraverso gli utili”.

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