Correttezza professionale, Anasf difende i promotori

Ultimamente è venuto alla ribalta il caso di Roberto Sarti, promotore finanziario di Altavilla Irpinia; sul suo capo si abbatté, lo scorso anno, la scure della Consob che lo collocò in sospensione per la durata di un anno, fino al 3 giugno 2010 (delibera n. 16895 del 19 maggio 2009) . In ballo vi erano, e vi sono, un centinaio di risparmiatori e un giro di diversi milioni di euro.

Su vicende come questa però è forte la voce di sostegno alla categoria da parte di Anasf (ripresa dal sito ottopagine.it) dato che, come è doveroso, è un esercizio troppo semplice fare dell’erba un fascio: “L’Anasf opera sul territorio nazionale per tutela del risparmiatore. Purtroppo possono esistere delle figure poco affidabili nel nostro settore, così come possono esserci in qualsiasi altro ambiente. Quindi non bisogna generalizzare, la figura del promotore finanziario ha un alto profilo professionale. Purtroppo c’è molta disinformazione su questo settore ed è anche per questo che spesso si cade nella truffa.” Afferma il responsabile dell’area rapporti con i risparmiatori di Anasf Maurizio Bufi.

Ma come non incappare in casi di questo tipo di problemi? “ Vi sono poche e semplici regole. La prima è quella di verificare se la persona che si presenta alla porta è iscritto all’albo. Una verifica semplice, basta avere un computer o un telefono. Seconda regola è quella di non consegnare mai denaro contante o assegni intestati alla persona diretta, ma eventualmente all’azienda a cui il promotore fa riferimento. Infine serve controllare i documenti che si vanno a firmare e richiedere una periodica informativa degli investimenti.”

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