Mediobanca, in primo piano i progetti d’espansione

L’appuntamento di oggi, come riporta Ansa, non si preannuncia con grossi temi in agenda, ma visto che arriva in coincidenza con la fine del primo semestre dell’esercizio della banca è probabile che venga fatto un aggiornamento sull’andamento dell’istituto. Non è previsto, tra l’altro, un nuovo passaggio in Cda dell’iniziativa che ha Mediobanca per sbarcare in Tunisia grazie a un’alleanza araba per un nuovo istituto attivo anche a Dubai e Algeria, e operativo come banca d’affari, nella gestione del risparmio e nel private banking.

Il tema, secondo quanto si apprende, è già stato esaurito nello scorso consiglio del 23 novembre. Tra le partite aperte di Piazzetta Cuccia, era atteso poi per l’inizio di questa settimana il via libera alla ristrutturazione del debito Premafin, anche se non è necessario comunque un passaggio del dossier al Cda. La nuova proposta sul debito Premafin per 322 milioni (Unicredit è il principale creditore con un’esposizione per 110 milioni) prevede secondo quanto era filtrato nei gironi scorsi, l’anticipazione già nel 2011 di una rata per circa 40 milioni, grazie ai benefici ottenibili con l’aumento di capitale che consentirà ai francesi di Groupama di entrare con il 17% nella holding della famiglia Ligresti. Sul dossier Premafin, intanto, dopo la stretta data dal Credit Suisse alle trattative per definire il consorzio di garanzia per l’aumento, con l’identificazione delle banche interessate (tra le quali non figurano nè Unicredit e nè Mediobanca), sta proseguendo la definizione dei contratti con le banche, la cui firma è attesa entro mercoledì.

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