Promotori, non siamo dei piazzisti!

Gentile redazione di Bluerating,
vi scrivo per rispondere direttamente all’articolo “Storia di un giovane promotore”, con preghiera di pubblicazione. Sono qui per difendere apertamente e senza ipocrisie una categoria che viene troppe spesse volte accusata di “mera vendita”. Mi spiegate quale lavoro non preveda la “vendita” della propria professionalità? Siamo tutti dei venditori da questo punto di vista, non mi si venga a dire che il promore è però un piazzista. Come la mettiamo allora con gli amministratori delegati che vendono fumo? O con quelli dell’ufficio personale che vendono illusioni? L’elenco sarebbe lunghissimo ed evito di farlo. Mi fermo soltanto a dire che fare una telefonata non significa nulla, anzì è una forma onesta di campare perché non si può fare altrimenti. Sta poi alla persona onesta e professionale adoperarsi al meglio per il bene del cliente. E vi assicuro che noi promotori siamo gli unici a cui forse interessa qualcosa della clientela, mentre i piani alti  e/o del marketing si riempiono la bocca di “focus sul cliente”, ma poi li trovi già alle 5 fuori dall’ufficio a riempirsi la pancia con l’happy hour di turno. Riflettete prima di parlare, anche tu giovane “ex” promotore.
Salvatore xxx

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