La Fed fa il pieno alle banche straniere

La Term Auction Facility (Taf), uno dei programmi avviato dalla Fed per aumentare la liquidità sui mercati, è stata utilizzata anche da alcune delle banche più in salute al mondo, con oltre la metà dei soldi stanziati che sono andati a banche straniere, non americane. Lo riporta il Financial Times, ripreso da Ansa. La Taf è stata creata nel dicembre 2007 e consentiva alla banche commerciali di accedere a finanziamenti da 28 e 84 giorni (nell’agosto 2008 è stata concessa liquidità anche a 3 mesi). Il programma era aperto a tutte le banche con accesso alla finestra del tasso di sconto. Le aste a tasso fisso erano destinate a sostenere la liquidità sui mercati.

L’olandese Rabobank e la canadese Toronto-Dominion hanno ricevuto complessivamente 20 miliardi di dollari dal Taf. L’amministratore delegato di TD Bank, Ed Clark, spiega al Financial Times che il ricorso al Taf era logico anche se la banca non ha mai sofferto di problemi di liquidità. Clark afferma che le autorità incoraggiavano anche le banche in salute ad accedere al Taf così da non stigmatizzare le controparti più deboli. Fra le banche straniere che hanno avuto accesso al programma della Fed anche le coreane Hana Bank, Korea Development Bank, Industrial Bank of Korea e Shinhan Bank

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