Abi “Le banche commerciali hanno sofferto meno”

E contrariamente a quanto sostiene il Comitato di Basilea il rafforzamento patrimoniale non è uno scudo anti-crisi. A rivelarlo è uno studio dell’Associazione bancaria italiana che analizza i fattori che hanno ridotto la probabilità per una banca di sperimentare la crisi finanziaria del 2008. Secondo lo studio – si legge in una nota dell’Abi, ripresa dall’Ansa – «gli istituti meno coinvolti dalla recente crisi finanziaria sono stati quelli più concentrati, con maggiore redditività derivante dall’attività di raccolta del risparmio e di finanziamento dell’economia e con articolate regole di vigilanza. Date anche le caratteristiche della crisi, il livello del capitale non è risultato determinante».

Dato, quest’ultimo, che appare in aperto contrasto con le nuove regole di Basilea 3 che mirano invece proprio al rafforzamento del capitale. Secondo l’Abi «l’indicatore che approssima il Pillar 3 di Basilea (cioè l’informativa ai mercati) è correlato negativamente con la probabilità di crisi; mentre l’indicatore che approssima il Pillar 1 (cioè i requisiti patrimoniali) non è mai statisticamente significativo nel ridurre la probabilità di crisi». Lo studio su 83 sistemi bancari sia emergenti che sviluppati fra il 1998 e il 2008 – spiega l’Abi – analizza le variabili che spingono il Fondo Monetario Internazionale a classificare un settore bancario come in stato di crisi.

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