Roger Yates, una nomina a sorpresa

di Luca Spoldi

Dovendo scegliere il successore di Dario Frigerio per il ruolo di numero uno di Pioneer Investments, in UniCredit non hanno avuto dubbi: meglio puntare su un manager di provata esperienza, con forti relazioni internazionali, in grado di gestire svolte strategiche che potessero andare dallo scorporo e conseguente quotazione in borsa alla fusione in un gruppo di maggiori dimensioni. Quando la scelta è caduta su Roger Yates 52enne manager britannico con 28 anni di esperienza nell’industria del risparmio gestito, in pochi si sono stupiti.
Yates infatti sembra avere tutte le qualità per traghettare Pioneer dal suo passato prossimo al futuro, visto che dopo essere stato il responsabile degli investimenti a Morgan Grenfell, LGT e Invesco Global, nel 1999 ha gestito la fusione tra Henderson Investors e AMP Asset Management Australia da cui è nata Henderson Global Investors, società scorporata nel 2003 dalla controllante AMP (sempre sotto la regia del manager britannico) e di cui Yates è rimasto amministratore delegato sino al 2008, quando venne sostituito da Andrew Formica, sino a quel momento capo dei fondi azionari di Henderson.
Nel quinquennio 2003-2008 Yates ha saputo sviluppare nuove linee di business che hanno portato la società britannica a più che duplicare l’utile operativo, tanto che in molti si erano chiesti, un anno fa, se il suo arrivo non volesse dire per Pioneer Investments un nuovo rilancio.

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