Fineco ha la colpa di “non avere adottato adeguate misure in tema di individuazione e segnalazione delle operazioni sospette di costituire abusi di mercato” come si apprende da Borsa&Finanza. In particolare è stata notata la “mancata estensione dei controlli per l’individuazione delle operazioni sospette al comparto degli strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati di Paesi dell’Unione europea diversi dall’Italia”, “l’inadeguatezza del sistema di monitoraggio dell’operatività posta in essere sui mercati italiani”, “la mancanza di un’attività di formazione in materia di market abuse, degli addetti ai controlli delle operazioni sospette” e “l’inadeguatezza, sotto il profilo della segnalazione delle operazioni sospette, dei controlli effettuati sulle operazioni incrociate, svolti in maniera distinta e autonoma rispetto alle altre verifiche in tema di market abuse”.
L’istruttoria, aperta il 18 dicembre 2009, si è conclusa lo scorso 24 gennaio con la pubblicazione sul Bollettino Consob delle sanzioni pecuniarie a carico di Fineco per un totale di 391.300 euro. Tra i nomi “colpiti” oltre all’ex consigliere Emma Marcegaglia (16.600 euro, incarico terminato il 7 gennaio 2008), troviamo l’attuale ad Alessandro Foti (43.200 euro). Ma tanto sulla gogna, quando è il caso, ci finiscono sempre i promotori. Così è la vita.