Elio Conti Nibali “Ben venga la concorrenza”

Egregio Direttore,

intervengo in riferimento all’articolo “Un mercato sempre più concentrato e selettivo. La scarsa concorrenza non fa bene al settore”, a firma di Luca Spoldi, pubblicato il 17 febbraio sul settimanale Bluerating e sul sito Internet al seguente link: http://www.soldi-web.com/bluerating-on-line e su https://www.bluerating.com/banche-e-reti/183-consulenza-online/17115-un-mercato-sempre-piu-concentrato-e-selettivo.html.

Smentisco decisamente che le considerazioni espresse fra virgolette a me attribuite (la redazione di Bluerating precisa che nessuna di tali dichiarazioni è stata attribuita a Elio Conti NIbali, trattandosi di un pezzo estratto da pagina 14 nella Posta del Promotore; tuttavia nell’articolo cartaceo era presente una foto di Elio Conti Nibali a titolo istitutuzionale, dato il tema trattato, elemento che potrebbe effettivamente aver confuso diversi lettori. Nel caso  così fosse, ce ne scusiamo con Anasf e i lettori)  siano frutto di una intervista né, tanto meno, esse rispecchiano il mio reale pensiero sul tema dell’articolo.

Questo premesso, intendo entrare nel merito dei contenuti che sono stati trattati.

Se è vero che oggi il mercato della promozione finanziaria è concentrato nelle prime quattro reti italiane, che da sole detengono circa i due terzi del totale delle consistenze patrimoniali dei prodotti finanziari e servizi di investimento distribuiti dalle imprese aderenti ad Assoreti e che da sole concentrano quasi l’80% della raccolta netta del settore, non credo che non vi sia spazio per chi intenda svolgere l’attività presso reti di dimensioni inferiori rispetto alle – così definite nell’articolo – “corazzate” ; ben venga la concorrenza e qualsiasi iniziativa merita rispetto e la giusta attenzione.
 
Riguardo ai fondi comuni di investimento, da anni sosteniamo il valore di questi strumenti, per la loro trasparenza per il risparmiatore e per la possibilità che danno all’investitore e al promotore finanziario che lo segue di diversificare gli investimenti.

Ne sono la prova i risultati ottenuti nel comparto del risparmio gestito dai promotori finanziari, a fronte del rosso ormai prevalente negli ultimi anni che il sistema fondi registra nel settore. Riteniamo altresì che una asset allocation ottimale, monitorata costantemente sulla base dell’evoluzione delle esigenze del risparmiatore, sia il requisito fondamentale per il nostro successo, necessariamente legato alla soddisfazione dei bisogni dei nostri clienti.

Sono certo che il miglior servizio di qualità e consulenza all’investitore passi anche attraverso questa trasparenza, cui tutti dovrebbero puntare.
 
Ridurre al tema del conflitto di interesse il servizio a 360 gradi che noi ogni giorno svolgiamo con i risparmiatori è ormai discussione superata. La normativa in vigore ci impone, qualora si verifichi la circostanza, di far presente al cliente tale conflitto, per noi comunque risolto grazie alla ricerca costante dell’interesse dell’investitore, il quale anche nei momenti di crisi più difficili non ha mai smesso di accordarci la sua fiducia. Ne sono testimonianza i risultati di diverse ricerche, nonché il numero di clienti che a noi si affidano, costantemente in crescita nell’ultimo decennio.

 Se la Direttiva Mifid ha preso a modello per il tied agent europeo proprio la figura del promotore finanziario, quelli illustrati sono solo alcuni dei motivi.

Quanto alla cosiddetta spinta delle reti verso una reddività maggiore delle proprie strutture, possibile solo a fronte di portafogli per promotore in ulteriore crescita, ben venga l’investimento sui giovani e sulle nuove leve. Anasf auspica che questo investimento venga realizzato, tanto dalle reti di dimensioni consistenti, quanto da quelle più piccole, perché riteniamo che il futuro debba passare necessariamente da un impegno forte in questa direzione. In tale scenario, uno spunto di riflessione, per attrarre nuove leve a muovere i primi passi nella promozione finanziaria, può essere la proposta di ripristinare il praticantato o quella di creare degli studi associati. Va da sé che ogni azione di crescita e sviluppo della professione rivolta al mondo dei giovani debba essere supportata da un percorso di formazione completo, continuo e aggiornato sulla base del contesto economico-finanziario e normativo.

In conclusione, ritengo che il nostro settore richieda un impegno serio da parte di tutti coloro che intendono muoversi in tale contesto, partendo dall’esperienza e dai successi registrati fino ad oggi: un impegno da parte nostra, come promotori finanziari, per crescere e continuare a seguire i risparmiatori così come abbiamo sempre fatto, mettendo cioè al centro il cliente e le sue esigenze e continuando a essere protagonisti del mercato, riuscendo a mantenere salde le relazioni con i risparmiatori costruite in tanti anni; da parte delle reti, perché investano sui loro uomini e donne, come anche sui giovani in un’ottica di lungo periodo e di vero sviluppo; e da Anasf, perché continui nella direzione da sempre presa, assistendo i suoi soci ed impegnandosi per la tutela di tutta la categoria.

Elio Conti Nibali Presidente Anasf

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