Art Advisory – Asta di Claudia Gian Ferrari

A più di un anno dalla scomparsa di Claudia Gian Ferrari, punto di riferimento nel mondo dell’arte italiano e internazionale, Sotheby’s ha comunicato che il prossimo 12 aprile si terrà, a Palazzo Broggi, l’asta milanese della collezione di opere d’arte moderna e contemporanea.

Continuatrice della storica galleria fondata dal padre Ettore Gian Ferrari nel 1936 Claudia si è occupata delle avanguardie storiche italiane della prima metà del ‘900, in un dialogo continuo con le opere dei più giovani artisti.
Oggi, due delle più fascinose realtà italiane, una casa-museo milanese e un museo d’arte contemporanea di Roma, rispettivamente Villa Necchi Campiglio a Milano e il Maxxi di Roma, custodiscono le due anime, allo stesso tempo moderna e contemporanea di Claudia, illuminata gallerista, storica dell’arte e mecenate milanese.

L’asta di Sotheby’s avrà un focus più accentuato sugli interessi e le scelte della gallerista verso l’arte più contemporanea. Come raccontava lei stessa nell’intervista pubblicata sul recente volume del FAI (Capolavori del Novecento Italiano, Milano, 2006) “la cosa più importante per un collezionista è imparare a guardare”.
I 170 lotti di quest’asta sono il frutto del suo occhio allenato e precursore, in particolare per i tanti pezzi datati dagli anni Novanta al 2000, di questo catalogo di aprile, che include Airò, Borghi, Cecchini, Della Vedova, Marisaldi, Migliora, Serse, Manzelli, Favelli, Mainolfi.
Molto spesso si tratta di opere di artisti contemporanei italiani mai proposti in asta prima d’ora.

Una piccola raccolta nella collezione è dedicata all’amico Luigi Ontani, del quale citiamo Ricordo di Martini e Pirandellesca stimati 15/20.000 euro
ciascuno; segue Senza titolo di Claudio Parmiggiani, gesso e sega metallica del 1974, stimato tra i 30 e i 40.000 euro.
Non mancano numerosi contemporanei internazionali, quali Kiki Smith (Ophelia, bronzo, 2002, 15/20.000 euro), Tracy Emin, Shirin Neshat, Louise Bourgeois, Ofili, Murakami (1997, 30/40.000 euro), Anish Kapoor, Plensa (Waves Dust, vetro soffiato, tessuto e filo d’acciaio, 2000, 8/12.000 euro).

Il 24 marzo Porro & Co, fondata nella primavera del 2002, offrirà in asta i lavori d’arte moderna.
La parte più significativa della raccolta è costituita da opere di artisti italiani, da Sironi a Oppi, da de Pisis a Pirandello, da Marussig a Funi, da Martini a Tosi. Una posizione privilegiata è occupata dalle opere di Mario Sironi, di cui si segnala una monumentale Figura classica del 1936/38, cementite, olio e tempera su carta applicata su tela (150/180.000 euro) e numerose carte di altissima qualità databili agli anni Venti. Tra le più attive promotrici della riscoperta della scultura di Arturo Martini, Claudia Gian Ferrari custodiva numerose opere in bronzo e terracotta; la celeberrima Amante morta è stata donata dalla stessa gallerista al FAI, e ora conservata a Villa Necchi Campiglio.

 

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