Promotori – Su Anasf vi è ancora il “peso” delle mandanti

Egregio signor Riva,
mi dicono che non è prassi che si risponda alle lettere in redazione, ma Lei mi ha scritto e io ritengo mio dovere dare un sintetico riscontro a quanto Ella afferma. Non ho nulla da eccepire sulla qualità dei programmi delle diverse liste e sull’importanza dei temi trattati. Penso che si dovrebbe osare di più, ad esempio, cercando di introdurre legislativamente la possibilità di esercitare l’attività in forma di persona giuridica. Questo mio intento mi sembra sia stato colto dal Vostro presidente uscente.

In merito alla figura del presidente, intendevo dire questo. Ogni lista in qualche modo si presenta indicando le società di appartenenza dei candidati. E’ inevitabile che si finisca per attribuire importanza alle società mandanti. In passato è avvenuto che le liste fossero addirittura per società. In queste condizioni, anche con la migliore buona volontà, si finisce per privilegiare le istanze del proprio gruppo e dei propri elettori anzichè quelle di tutti. Per questo un presidente “esterno”, autorevole e autonomo, in particolari situazioni, specie critiche, può essere molto utile. Naturalmente non ho mai inteso mettere in dubbio le qualità delle figure dei precedenti presidenti o la capacità dei promotori di essere “saggi”.
I temi da discutere sarebbero tanti, ma mi premeva chiarire almeno questi.
Buon lavoro

Fabrizio Tedeschi
 

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