Promotori – Vi racconto la storia dei congressi

Di Francesco Priore

I congressi dell’Anasf sono un appuntamento decisivo per l’Associazione. Lì è nominata la dirigenza, scelta tra i delegati eletti a suffragio universale dagli iscritti, e individuate le linee guida cui dovranno ispirarsi i dirigenti nei successivi quattro anni. Il Congresso può avere anche una valenza strategica come strumento di lobbysmo con le istituzioni e di comunicazione per il pubblico e i media. Un esempio di congresso strategico è stato quello del 1989, a Ischia, progettato e realizzato in funzione dell’ottenimento dell’Albo Pubblico. Ischia fu l’atto conclusivo di una strategia per raggiungere l’obiettivo Albo fissato sin dal ‘77, anno di nascita dell’Anasf. Il primo tentativo, per la cronistoria degli eventi, fu quello di ottenere l’istituzione dell’Albo tramite un atto amministrativo della Consob. Un illustre amministrativista dell’Università di Roma interpellato dall’Anasf, su suggerimento della Consob, dimostrò che questo iter era impraticabile. Il Prof.Piga ci suggerì allora di iniziare ad autoregolamentarci secondo la prassi anglosassone.

Anasf varò l’Albo di Autodisciplina, gli iscritti passarono da 2.000 a 6.000, dimostrando la volontà politica di sottoporsi a esami di ammissione e a norme cogenti di comportamento, per garantire al mercato professionisti certificati e verificati. Forti di questa manifestazione concreta di volontà di massa, all’epoca gli operatori erano circa 10.000, stabilimmo una strategia politica: sollecitare il Parlamento e allo stesso tempo accreditarci presso la Comunità Europea, con l’obiettivo di ottenere da Bruxelles ciò che avremmo potuto non ottenere da Roma. I parlamentari italiani furono subissati individualmente da migliaia di messaggi, cartoline postali stampate dall’Anasf che ogni associato inviava (compilata e firmata) a tutti i parlamentari della propria circoscrizione, affermando di essere un elettore di quel collegio che chiedeva un appoggio a un progetto di legge per l’istituzione dell’Albo. L’operazione riuscì e i Presidenti delle Commissioni Finanze della Camera e del Senato presentarono il disegno di legge d’iniziativa parlamentare, predisposto dal Prof.Roppo, firmato da parlamentari di tutti i partiti. A livello europeo sviluppammo due iniziative. S’iniziò col promuovere e costituire, a Roma, Eurofin la prima associazione europea del settore, di cui assumemmo la Presidenza, era composta dalle associazioni inglese, francese, spagnola e italiana. Subito ci accreditammo a Bruxelles, supportati da Eurofin, presso il Commissario Europeo al settore, all’epoca lo spagnolo Fonbellida, al quale sottoponemmo l’istituzione di una figura simile all’attuale tied agent. L’Anasf aveva sempre curato le relazioni internazionali, facendo intervenire ai Congressi i Presidenti d’importanti associazioni estere, come Donald J. Pitti dell’IAFP USA; in questo modo i media, che ci seguivano sempre attentamente, prendevano atto che all’estero la nostra era un’attività importante e riconosciuta.

L’atto finale di questa strategia fu il Congresso di Ischia nel 1989 al quale partecipò e presero la parola, il rappresentante della Commissione Europea, i Presidenti di sei associazioni: USA, due per la Francia, Giappone, Inghilterra e Canada, con l’adesione di altre come l’Australia, la Corea del Sud, Malta e Nuova Zelanda. L’obiettivo della partecipazione di queste delegazioni era testimoniare alle istituzioni e ai media l’importanza che avevamo assunto e il riconoscimento internazionale di cui godevamo, in termini concreti e reali. Furono invitati i rappresentanti del Parlamento, che intervennero numerosi, il Prof.Franco Piga, Presidente della Consob, che ci aveva assistito e consigliato nelle nostre iniziative, e i rappresentanti dei ministeri del Tesoro e dell’Industria, della Banca d’Italia e di Assoreti. La partecipazione della stampa e dei media fu ragguardevole. Il risultato di questa strategia d’immagine e comunicazione lo cogliemmo nel giro di pochi mesi, quando in sede di discussione della Legge sulle Sim il Presidente della Commissione Finanze della Camera l’On. Franco Piro, tra i presenti a Ischia, inserì all’Articolo 5 della Legge, n.1 dell’1.1.1991, l’istituzione dell’Albo. Le strategie non sono ripetibili, diversa e di successo è stata quella adottata dall’attuale gestione Anasf per ottenere l’obbligatorietà dell’istituzione dell’Organismo per la Tenuta dell’Albo e l’attuazione dello stesso. È confortante costatare che quando l’Anasf individua gli obiettivi, stabilisce in maniera dialettica le strategie, ed è coesa sul raggiungimento dei suoi fini, in genere ottiene il successo.

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