Promotori – Tutte le novità del Congresso Anasf

Nato a Narni (Terni), laureato in Economia e commercio all’Università La Sapienza di Roma, promotore finanziario di Sanpaolo Invest, ha iniziato l’attività nell’85 ed è iscritto all’Anasf dal 1986. Prima consigliere e poi Coordinatore Anasf per l’ Umbria, nel 1998 è stato eletto componente del Consiglio Nazionale. Dal 1992 al 2003 Commissario supplente per l’Albo dell’Umbria, nel 2006 è stato nominato Coordinatore del Comitato scientifico di €fpa Italia. Dal 2002 nel Comitato Esecutivo dell’Associazione, è stato vicepresidente nell’ultima legislatura.

A eleggere il Presidente Bufi è stato il nuovo Consiglio Nazionale, di cui fanno parte:
Antonio Abate, Drago Biafore, Maurizio Bufi, Angelo Cerea, Franco Colombo, Luigi Criscione, Antonio De Gisi, Dante Filippini, Nicola Florentino, Alberto Forti, Alma Foti, Antonio Fricano, Gianfranco Galati, Gian Franco Giannini Guazzugli, Felice Graziani, Fabio Guercini, Silvio Lancini, Franco Lazzini, Bruno Linguanti, Filippo Modica, Guido Pagani, Francesco Ragone, Pietro Rondano, Pasquale Rotella, Davide Siri.

I lavori congressuali hanno definito alcune importanti modifiche allo Statuto dell’Associazione.
Le principali variazioni introdotte sono state tre.

La prima riguarda l’introduzione del Direttore Generale come organo dell’Anasf, con una puntuale definizione di competenze e di rappresentanza dell’Associazione, il quale riferirà con cadenza semestrale al Consiglio Nazionale.

La seconda riguarda il Consiglio Nazionale, che ha eletto nella sua prima seduta il Presidente Anasf e che si riunirà entro 15 giorni, al fine di nominare, su proposta del Presidente di Anasf, il Comitato Esecutivo, i cui componenti verranno scelti tra gli associati con particolari competenze.

La terza riguarda le funzioni del Presidente del Consiglio Nazionale, che resterà in carica due anni e a cui sarà affidato il compito di convocare il Consiglio Nazionale, stabilendone altresì l’ordine del giorno. Il IX Congresso Nazionale di Anasf ha approvato numerose mozioni sui temi di formazione/Università, sviluppo e marketing associativo, evoluzione della professione e decentramento, mozioni che riguardano il piano programmatico dei prossimi quattro anni e l’efficientamento della governance anche sull’organizzazione sul territorio dell’Associazione. Il Congresso ha approvato a maggioranza tutte le mozioni, con convergenza più ampia di quella registrata in fase elettorale su molte delle mozioni approvate.

In particolare, la proposta di sostenere l’area della formazione quale elemento strategico ed essenziale per la crescita professionale del promotore finanziario, includendo anche quella rivolta ai neo promotori finanziari e ampliando il bacino di pubblico anche ad altre figure professionali, come anche un continuo impegno per lo sviluppo del progetto di educazione finanziaria “Economic@menteTM – Metti in conto il tuo futuro” e la promozione di percorsi di studio mirati alla formazione di specifici corsi di laurea, ha ottenuto un consenso pari al 90% dei votanti.
E’ stata poi quasi del 70% la percentuale di chi si è dichiarato favorevole alla ridefinizione del ruolo e dei compiti del Presidente del Consiglio nazionale.

Grande favore anche per le mozioni proposte nell’area “evoluzione della professione”: l’intenzione di porre al centro la tutela fiscale del promotore finanziario in tema di Irap, Studi di settore, Redditometro e tutto quanto riguardi l’evoluzione normativa del settore ha ottenuto la quasi totalità dei consensi, con un 99% di voti favorevoli. Ancora, nel campo dell’evoluzione della professione, è stata approvata con il 90% di voti a favore la mozione che propone un nuovo mandato europeo di promozione finanziaria.

Una novità che è stata introdotta in occasione del IX Congresso è stata la modalità di voto, quest’anno realizzata tramite votatore elettronico, attraverso il quale i delegati hanno potuto esprimere le loro preferenze anche sulle mozioni, disponendo in tempo reale dei risultati di voto, in percentuale e in termini assoluti. Tale modalità ha garantito efficienza e funzionalità dei processi d’elezione. “Anasf ha fatto un grosso passo in avanti”, ha commentato Francesco Priore, che ha presieduto i lavori congressuali. “I delegati, attraverso il loro voto, hanno definito una maggiore accentuazione della suddivisione tra potere normativo ed esecutivo, passaggio, questo, positivo per la governance dell’Anasf che necessitava dopo tanti anni di una revisione in questa direzione”, ha dichiarato Priore.
 

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