Promotori – Il derby Mediolanum – Fideuram finisce in sostanziale parità

di Luca Spoldi

Il gruppo Mediolanum suona le sue trombe e annuncia una trimestrale “record” chiusa con un utile netto di 68,6 milioni di euro (+4% su base annua) a fronte di masse amministrate che toccano il massimo storico a 46.195 milioni di euro (+1% dall’inizio dell’anno e +7% rispetto al 31 marzo 2010). In particolare per Banca Mediolanum la raccolta netta risulta nel trimestre positiva per 507 milioni a fronte di un numero di promotori finanziari al 31 marzo 2011 pari a 4.739 unità. Da parte sua Banca Fideuram risponde approvando un resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2011, che vede l’utile netto consolidato risalire a 69,7 milioni di euro (+ 9,8% rispetto al primo trimestre 2010) e le masse amministrate stazionare sui 71,7 miliardi (+ 0,2 % rispetto al 31.12.2010).

La raccolta netta totale è positiva per 496 milioni ed appare stabile rispetto ai 495 milioni del primo trimestre 2010, ma in crescita del 54% al netto dello scudo fiscale 2010 (che lo scorso anno aveva generato 173 milioni di euro di raccolta netta), mentre le commissioni nette salgono a 144,4 milioni (+ 9,1% rispetto al primo trimestre 2010), consentendo al cost/income ratio di calare al 43,1% (dal 45,3% di fine 2010). Numeri che secondo l’amministratore delegato di Fideuram, Matteo Colafrancesco, sono frutto della decisione dell’azienda, facente capo al gruppo Intesa Sanpaolo, di continuare a effettuare “importanti investimenti” anche “nei momenti più difficili della recente crisi internazionale”. Il derby tra le due storiche reti italiane sembra dunque finito in sostanziale parità sia per quanto riguarda la capacità di raccolta sia a livello di utili. Chissà se i lettori di Bluerating la penseranno allo stesso modo o se qualcuno avrà qualcosa da commentare a favore dell’una o dell’altra delle due “storiche” reti italiane?

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